Massimo Prati: «Il mio ricordo di Pelè»

Giocò due volte al Ferraris. La prima volta nel 1959 contro il Genoa e la seconda volta nel 1969 contro una mista Genoa-Sampdoria

Barison Pelé Genoa-Santos
Barison con Pelè (Foto archivio personale Massimo Prati)

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Ci lascia O Rey. Giocò due volte al Ferraris. La prima volta nel 1959 contro il Genoa e la seconda volta nel 1969 contro una mista Genoa-Sampdoria.

A lui è dedicato un Racconto del Grifo:

1959 e 1969 “O Rey” in Visita a Genova
In un libro che parla della storia del Grifo e della storia di Genova, credo sia doveroso ricordare la presenza, in due differenti circostanze, di un gigante della storia del football, parlo di Edson Arantes do Nascimento, in arte Pelé.

Pelé si impose all’attenzione del mondo, non ancora diciottenne, facendo parte della squadra nazionale brasiliana che vinse i Campionati Mondiali del 1958, in Svezia; tra l’altro, arrivando secondo nella classifica cannonieri del torneo, dietro al francese Just Fontaine.

Questo fuoriclasse brasiliano ottenne successi fino agli anni Settanta, visto che vinse il suo terzo titolo mondiale in Messico, nel 1970. Nel 1973 fu eletto miglior giocatore dell’anno in Sudamerica. Giocò nel Santos fino al 1974 e terminò la carriera nel Cosmos di New York nel 1977. Detto in altri termini: una brillante carriera che copre circa un ventennio del secolo scorso. Stiamo quindi parlando di quella che probabilmente è la più importante figura nella storia del calcio.

Le sue due apparizioni a Marassi, dal mio punto di vista, meritano quindi almeno una citazione. Il 24 settembre del 1969 al Ferraris fu giocata una partita da una squadra mista di Genoa e Samp contro il Santos.

Apro una piccola parentesi storica per dire che, nonostante la forte rivalità cittadina, la tradizione di squadre miste genovesi contro club stranieri ha radici lontane: il 3 gennaio del 1904 una selezione
che raggruppava giocatori del Genoa e giocatori dell’Andrea Doria aveva pareggiato uno a uno, a Genova, contro il Club Atlhétique di Ginevra. Comunque, per tornare al match di Genoa-Samp contro il Santos, terminato 7 a 1 a favore dei brasiliani, davanti a oltre trentamila spettatori, mi sembra di ricordare come, per evitare inutili discussioni sulla maglia che il team genovese avrebbe dovuto indossare, si decise che la squadra ligure sarebbe scesa in campo con una casacca che riproduceva i colori della bandiera di Genova. In quella partita il Santos parte subito all’attacco. Al primo minuto i brasiliani sono già in vantaggio con un gol di Nené. All’8’, il portiere Gilmar è chiamato all’intervento da un tiro di Morelli ma due minuti dopo Pelé raddoppia, segnando di testa. Al 41’, Pelé si trasforma invece in uomo assist, mandando in rete il mediano
Djalma Dias, il quale, poco prima della fine del primo tempo, raddoppia il suo score personale, portando il Santos sul quattro a zero. Nella ripresa, e più precisamente al 50’, Pelé trasforma il rigore del cinque a zero. Poi, arriva il sei a zero di Negreiros al 63’, seguito da un’autorete di Turcao che porta il risultato sul cinque a uno. Infine, altri due gol paulisti chiudono l’incontro sul sette a uno.

Ma, in realtà, quella non era stata la prima volta che il Santos aveva giocato al Ferraris. In precedenza, il 30 giugno del 1959, c’era già stata una partita tra i brasiliani ed il Genoa (e fu 4 a 2 per i paulisti). Di questo incontro esiste una foto in cui si vede Pelé a fianco di Barison, attaccante del Genoa che terminò la carriera negli anni Settanta, giocando le sue ultime stagioni nel Napoli (fino al 1969/70) e nella Ternana (nella stagione 1970/71).

Quello del 1959 era il Genoa di Pantaleoni, Dal Monte e Abbadie e, all’inizio di quella partita, il Grifone aveva illuso i propri tifosi, portandosi in vantaggio nei primi minuti proprio con un gol di Dal Monte.
Ma il Santos si era ripreso rapidamente, segnando il gol del pareggio e poi, con due reti di Pepe (di cui una su rigore), si era portato sul tre a uno. Nel prosieguo della partita, il già citato Barison aveva ridotto le distanze realizzando il gol del tre a due. Gol al quale, purtroppo, fece seguito un’altra rete dei brasiliani. La
partita si concluse pertanto con un quattro a due a favore del Santos.
Concludo con una nota extracalcistica, l’arrivo di Pelé a Genova nel 1969 fu ovviamente un evento e il fuoriclasse brasiliano ricevette una calorosa accoglienza in città. Su internet si può trovare una foto in cui, al suo fianco era presente il proprietario della Trattoria Mentana, i figli del presidente del Genoa, Renzo Fossati e il figlio dell’allenatore rossoblù, Franco Viviani. Quel locale ai tempi era un noto ristorante nel quartiere della Foce di Genova, tradizionalmente frequentato dai giocatori del Genoa e dai cantautori genovesi.

I tabellini delle due partite

Genova, 30 giugno 1959.

Stadio Luigi Ferraris (30.000 spettatori). Genoa-Santos 2-4
Marcatori: Dal Monte, 5’; Pavao, 16’; Pepe, 53’; Pepe (rigore), 55’; Barison, 59’; Coutinho, 82’. Arbitro: Giovanni Rebuffo, della sezione di Milano.

Genoa: Piccoli, Bruno, Caffaratti, De Angelis, Carlini, Leopardi, Dal Monte, Abbadie, Maccararo, Pantaleoni, Barison.
Santos: Lala, Pavao (Fioti), Getullio, Morgao. Formiga, Zito, Alfredinho, Alvaro (Alfonsinho), Coutinho, Pelé (Dorval), Pepe.

24 settembre 1969
Genoa/Sampdoria-Santos 1-7
Spettatori: 30.000 circa.
Arbitro: Alberto Picasso di Chiavari.

Genoa/Sampdoria:
Primo tempo: Lonardi (G), Rossetti (G), Falcomer (G), Corni (S), Spanio (S), Negrisolo (S), Perotti (G), Benetti (S), Morelli (G), Salvi (S), Rigotto (G).

Secondo tempo: Lonardi (G), Falcomer (G), Delfino (S),Negrisolo (G), Rivara (G), Colausig (G),Benvenuto (G), Bittolo (G), Cristin (S), Quintavalle (S), Fotia (S).

Santos: Gilmar, Lima, Turcao, Ramos, Delgado, Joel, Djalma Dias (Negreiros, 55’), Manuel Maria, Nené (Leo, 67’), Edu (Douglas, 67’), Pelé, Abel. Allenatore: Antoninho.

Massimo Prati, terza edizione de “I Racconti del Grifo”, Urbone Publishing, 2022

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