Maroni, il Genoa non molla. Intanto può diventare italiano

Sul centrocampista si è mosso il Talleres ma è stato rifutato da tutta la sua famiglia: Gonzalo è nato e cresciuto con i colori dell'Instituto di Cordoba, club rivale cittadino

Maroni
Maroni in allenamento

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Il Genoa non molla Gonzalo Maroni. Tuttavia contro il Grifone esiste il concorso di due fattori: in primis Preziosi deve vendere, la rosa veste una taglia forte anche con la dieta di quattro calciatori; in secondo luogo il torneo Sub-20 che si disputerà nella comunità valenciana, a L’Alcúdia, al quale parteciperà anche l’Argentina. Due cause che allungheranno i tempi di una trattativa che di per sé non è comunque semplice: il Boca Juniors vuole vincere la Copa Libertadores, competizione intercontinentale che finirà il 28 novembre. Maroni opzione per gennaio? Possibile, ma non solo per il Genoa.

Il centrocampista di Cordoba sarà in Spagna fino alla prima settimana di agosto. Il torneo valenciano gode di una buonissima tradizione e annualmente richiama l’attenzione non solo dei paesi interessati. Si tornerà a parlare di Maroni verso il 10 d’agosto, la notte delle stelle cadenti, con la speranza che una stellina possa cadere tra le braccia del Grifone. Il Boca Juniors se lo tiene stretto per una seconda ragione: da qualche giorno in Argentina si bisbiglia di un possibile ritiro di Gago, playmaker xeneize. La voce trova la sua fonte in un giornalista locale: evidentemente oltreoceano la professione ha ancora la funzione di dare notizie e non di anticipare comunicati. Maroni ha caratteristiche più offensive dell’ex Real ma Guillermo Schelotto per il momento non vuole cessioni nel reparto.

Un altro dato può favorire l’approdo in Italia di Maroni. L’avvocato Antonio Gialloreto, spiega Olé, sta costruendo la piattaforma burocratica per ottenere il riconoscimento della doppia nazionalità: argentina e, manco a dirlo, italiana. Come in ogni angolo del mondo, ma soprattutto in Argentina, pratiche di tale natura giuridica soggiacono a termini impronosticabili: figuratevi, poi, se la procedura s’intreccia con l’apparato burocratico italiano tramite un lavoro che coinvolge le rispettive Ambasciate. Ci vorrà tanta pazienza per Maroni, il Genoa non lo molla.

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