Marco Amelia si presenta: «Arrivo con grande entusiasmo»

Il nuovo portiere del Genoa rivela le proprie aspettative e fissa già  il primo obiettivo stagionale: superare il turno in Europa League


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Prima conferenza stampa in maglia rossoblù per Marco Amelia, presentato ufficialmente questo pomeriggio a Villa Rostan.

«Sono rammaricato per aver lasciato Palermo, ma allo stesso tempo sono entusiasta di essere arrivato al Genoa – ha dichiarato il portiere – Ho lasciato una città stupenda e una grande piazza dove ho ricevuto affetto e collezionato soddisfazioni. I miei ringraziamenti vanno a chi mi ha dato tanto, non solo sul piano sportivo. Il Genoa ha storia, tradizioni e un pubblico appassionato. Qui trovo una società che ha lavorato benissimo centrando risultati importanti, una squadra votata a giocare a calcio e un gruppo con una mentalità che fa la differenza. I nuovi che si devono inserire, sotto questo aspetto sono avvantaggiati. Come me la cavo con i piedi? Beh, ormai il portiere deve disimpegnarsi quasi come un trequartista… Il Mondiale è certamente un obiettivo e passa dalle prestazioni con il club».

Ha inoltre rivelato le sue impressioni sull’Europa League, uno dei motivi principali per il quale è approdato al Genoa.

«Mi stuzzica particolarmente prendere parte a questa competizione – Nel sorteggio speriamo di non trovare una squadra più avanti nella preparazione. In ogni caso sarà una partita difficile. Dobbiamo dare il massimo e avere le motivazioni per andare avanti. Dobbiamo farci trovare concentrati e prepararci al meglio. Sono abituato a queste partite, nel quale, se vinci vai alla fase finale, mentre se perdi sei eliminato subito, poichè con la Nazionale ne ho giocate molte. Comunque è importante passare il turno per i nostri tifosi».

Ha invece preferito tralasciare l’argomento Zamparini: «Non rispondo a Zamparini, non mi riconosco in ciò che dice».

Amelia ha poi descritto la sua “personalità” da portiere: «Non eseguo voli plastici per far scena perché preferisco essere concreto. Utilizzo le mie doti tecniche per prendere il pallone. Curo la mia posizione in porta».

Novità, invece, il numero di maglia, che non sarà l’1, bensì il 32: «È lo stesso che avevo al Palermo». E su questo argomento scherza anche: «Il 22 era libero (ride, ndr)… ma non l’ho scelto perché era troppo “pesante”».

Andrea Ferrando

 

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