Leeds, tifosi furiosi con Radrizzani: propone di dare in pegno lo stadio per il prestito bancario salva-Sampdoria

L'impianto di gioco del club dello Yorkshire non è di proprietà del club ma è stato acquistato da Radrizzani nel 2017. Paiono ancora incerti i confini del finanziamento di Banca Sistema

Elland Road Leeds United Radrizzani
Elland Road, lo stadio del Leeds United (da leedsunited.com)

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I tifosi del Leeds United sono inferociti con il loro proprietario Andrea Radrizzani. Secondo quanto riportato stamane da molte testate giornalistiche inglesi, parrebbe che l’imprenditore italiano abbia offerto in pegno lo stadio di Elland Road come garanzia del prestito salva-Sampdoria pari a 30 milioni di euro erogato da Banca Sistema. Una mossa che ha acuito il malcontento dei tifosi del Leeds, retrocesso in Championship all’ultima giornata di Premier League senza la presenza allo stadio della proprietà. L’impianto di gioco del club dello Yorkshire non è di proprietà del Leeds ma è stato acquistato da Radrizzani nel 2017 e oggi è controllato dall’omonima società Elland Road Ltd. 

Secondo quanto appreso da “The Atletic”, tutti i membri del cda del Leeds non erano stati informati della proposta di utilizzare Elland Road come garanzia per il prestito che dovrebbe essere rimborsato entro due anni con interessi provvisori tra il 6 e 9% annui. Tuttavia, l’accordo consentirebbe di estendere il prestito fino a 10 anni, il che apre la possibilità che la casa del Leeds United possa fungere da garanzia per l’avventura italiana di Radrizzani tutto questo periodo. Si legge sulla testata citata: «Lo stato attuale del prestito proposto e la misura in cui è progredito non è chiaro ma, al momento della pubblicazione, nessun addebito è stato registrato su Companies House, l’agenzia esecutiva del governo britannico che cura la tenuta del registro delle imprese … L’evoluzione del prestito crea il rischio di un’altra implosione finanziaria in casa Sampdoria lasciando Elland Road esposto a un tentativo da parte della banca di recuperare il denaro che aveva prestato al gruppo Radrizzani».

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