Konko: «I ragazzi hanno saputo reagire agli episodi contrari e disputato una grande gara»

Il tecnico del Genoa Under 16: «Sono stati bravi a non perdere la calma e hanno avuto una gran voglia di conquistare la vittoria»

Konko Genoa
Abdulay Konko (foto di Pianetagenoa1893.net)

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Abdulay Konko: da giocatore di successo nel Genoa e in altri club italiani ed esteri ad allenatore e soprattutto formatore dei rossoblù del futuro. “Bubu” è molto contento per la vittoria per 4-3 conquistata oggi nel derby Under 16: un successo, come spiega a Pianetagenoa1893.net, cercato e voluto con tutte le forze dai suoi ragazzi.

Come commenta il successo e la prestazione nel derby della sua squadra?

«Hanno disputato una grande partita, hanno saputo reagire in base all’attenzione dovuta in un derby che non è mai semplice, soprattutto a questa età. I ragazzi si sono comportati bene, hanno cercato di portare avanti il risultato, malgrado tre rigori contro. Ho notato una grande mentalità vincente, una grande voglia di conquistare il risultato e questo è un bene soprattutto in un derby».

Dopo aver subito i rigori, i suoi ragazzi, dopo un breve sbandamento, si sono subito ripresi: è la mano del tecnico che gli ha dato il carattere?

«Di certo i ragazzi mostrano carattere: sono loro ad essere in campo e a saper reagire. Alla loro età, dopo aver avuto tre rigori contro, è possibile sbandare un po’, perdere fiducia o avercela con l’arbitro. Invece, nulla di tutto questo: hanno reagito bene, ci hanno messo quella voglia di andare avanti nonostante questi episodi contro».

Si è visto un grande Honest, un ottimo Daniel, un irresistibile Mendolia: le individualità sono molto promettenti. C’è l’impressione che questa squadra potrà svolgere un lungo cammino positivo dopo questo derby vittorioso

«E’ una squadra che ho preso quest’anno, anche se aveva qualche piccola lacuna da gestire. Però lentamente stanno entrando nella mentalità giusta e hanno voglia di dover far bene. Se vogliono fare i calciatori come lavoro, devono passare da questo tipo di partite. Non ci sono gare semplici, in cui a volte si può giocare perché l’avversario ti lascia giocare, ma oggi l’avversario non ti lasciava giocare in una gara importante come il derby. Ma c’è stata tanta personalità e voglia di certi ragazzi che hanno combattuto alla ricerca del gol con tante botte e tante scarpate che hanno preso. Il calcio è così, hanno però reagito bene, senza prendere cartellini rossi: c’è stata quella mentalità giusta che occorre per vincere».

Lei ha allenato anche la prima squadra del Genoa, anche se per una sola gara: quali sono le differenze tra i professionisti affermati e i ragazzi?

«E’ semplice: i professionisti sono professionisti e sanno cosa fare quando scendono in campo. I ragazzi, invece, devono essere guidati e formati: io li educo a essere prima uomini e poi essere calciatori».

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