Ha persino smesso di fumare dopo l’esonero. Un vizio in meno, per Ivan Juric. Un percorso di redenzione, come spiega nell’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, iniziato dal derby perso a novembre: «Zero rancori, me la sono presa solo con me stesso. Per la prima volta non sono riuscito a fare bene come pensavo».
«Non ho cambiato strada quando ho capito che certi giocatori non erano adatti al calcio che avevo in mente. Questi mesi senza panchina sono stati una scuola dura ma fantastica, ho voglia di ritornare» spiega Juric. Infine un’analisi sulla prossima Serie A: «Non è detto che vinca sicuro la Juventus e che Ronaldo farà 35 gol. In Italia non ci sono le autostrade in campo come in Spagna, i difensori sanno romperti le scatole. Modric? Per me è arte».