Juric, onestà spiazzante ma serve anche equilibrio

Tra le dichiarazioni, però, il tecnico croato ha specificato un concetto chiaro: il Genoa non deve sperare nell'errore dell'avversario

Juric
Ivan Juric, allenatore del Genoa (foto di Genoa CFC Tanopress)

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L’onestà di Juric ha spiazzato ancora una volta. Nessuno si sarebbe mai aspettato queste sue parole dopo l’Udinese, in merito al presunto giallo sul rigorista: «Mi sono dimenticato di sceglierlo, quando un allenatore subentra deve fare cento cose». Viva la sincerità anche se il vuoto è imbarazzante per un club di Serie A: si può desumere che non siano stati scelti nemmeno i tiratori delle punizioni, allora. Difatti una l’ha battuta Piatek, tra lo stupore della gente, l’altra Criscito, che tra l’altro ha sfiorato il gol.

Tra le dichiarazioni, però, il tecnico croato ha specificato un concetto chiaro: il Genoa non deve sperare nell’errore dell’avversario. É un invito a migliorare, a non speculare su chi sta di fronte e, invece, a scommettere su se stessi. Juric ha estratto tali parole perché non gli è piaciuto il gol di Rodrigo De Paul. Un’esecuzione magistrale, sì, ma facilitata dall’assenza di pressione sull’argentino. La fase difensiva del Grifone gli ha concesso tutto il tempo per mirare e fare fuoco, senza che nessuno badasse a portarlo sul piede più debole: quello mancino. L’errore, tattico e di concetto, ha dilapidato il vantaggio acquisito con il colpo di testa di Romero, frutto di una reazione da squadra.

Il Genoa resta un cantiere aperto. Chiuso anzitempo quello di Ballardini, si è aperto quello di Juric, che legittimamente necessita di tempo e pazienza per vedere spuntare qualcosa dalle fondamenta. Dove possa arrivare questa squdra è ancora un mistero: il Grifo seguita a dare risposte contraddittorie e fallire il salto verso la stabilità di risultato. Nel primo tempo con l’Udinese ha rischiato il doppio vantaggio, nella ripresa persino di perdere anche il punticino. Ci vuole equilibrio, una parola aurea. Se il pareggio contro la Juventus ha fatto fare spallucce a mister Juric, il 2-2 con i friulani deve indurlo a pensare di più alla fase difensiva. In attesa che la sua onestà spiazzi ancora.

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