Juric: «Genoa depotenziato dal Covid? Non dobbiamo sottovalutare l’impegno»

Il tecnico del Verona, ex rossoblù, in conferenza stampa: «Sicuramente Maran ha avuto difficoltà in questo periodo, ma in partita si può sopperire con le motivazioni»

Juric (foto tweet ufficiale Hellas Verona)

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«Se sarà un Genoa depotenziato dai tanti positivi? Io so che non giocherà nessuno della Primavera, qualcuno ha recuperato tra positivi e Nazionali. Quindi sicuramente non dobbiamo sottovalutare l’impegno». Nel corso della conferenza stampa alla vigilia di Verona-Genoa, il tecnico giallobù (ed ex Grifone) Ivan Juric ha parlato anche dell’avversario.

MARAN – «Lui ha dimostrato di essere allenatore di buonissimo livello. Sicuramente ha avuto difficoltà in questo periodo, ma in partita si può sopperire con le motivazioni. Si tratta di un allenatore molto preparato».

CONDIZIONI – «Come sta la squadra dopo la sosta? In settimana abbiamo lavorato bene e alzato la condizione fisica di chi non è partito con la Nazionale».

VELOSO ASSENTE – «In difesa potrebbero esserci Lovato ed Empereur, che hanno recuperato anche se non sono ancora al 100%. Probabilmente giocheranno loro con Ceccherini. Saranno insieme per la prima volta e spero si trovino bene da subito. Poi c’è anche l’opzione di arretrare uno tra Faraoni e Dimarco. A centrocampo non ci sarà ancora Veloso, che deve smaltire un problema fisico nelle prossime due-tre settimane. Pensiamo sia a Ilic che a Vieira per sostituirlo, dobbiamo valutare. Mancheranno Barak e anche Benassi. Da trequartista potrebbe giocare Salcedo, ma anche qualcun altro. Davanti Di Carmine ha recuperato, anche se non è ancora al top. Probabilmente giocherà Favilli».

KALINIC – «Per noi è una grandissima occasione, perché se torna quello della Fiorentina avremo un giocatore molto forte. Lui ha dato disponibilità, io ci credo molto. Se sta bene, è un colpo fantastico. Dawidowicz? Dopo lo strano problema muscolare al pettorale, deve ritrovare serenità per allenarsi senza condizionamenti. Magnani? Mi auguro possa allenarsi con la squadra dalle prossime settimane, per crescere e iniziare a giocare. In lui credo molto».

OBIETTIVO – «Lo scorsa è stata una stagione straordinaria. Sono molto contento che ora si respiri fiducia intorno alla squadra e a me, però bisogna essere lucidi e non pretendere troppo e subito. Uno dei motivi per cui mi piace lavorare qui è proprio la chiarezza, che mi permette di fare bene. Abbiamo cambiato tanto e creare troppe aspettative sarebbe dannoso per la squadra. A me la rosa piace, sono contento di come lavora e delle scelte del Direttore D’Amico, di grande prospettiva. Ma dobbiamo avere ben chiaro che il nostro obiettivo primario è la salvezza. Poi vedremo: abbiamo già dimostrato lo scorso anno di avere fame e non molleremo niente. I nostri giocatori hanno bisogno di crescere con calma, non bisogna pretendere troppo e subito».

COME INCIDE IL COVID 19 – «Si fanno tamponi ogni due giorni, ormai siamo abituati. Siamo anche abbastanza isolati, in un certo senso privilegiati perché monitorati. La ‘bolla’ possibile, ulteriore soluzione di contrasto? Viviamo nel calcio in una situazione difficilissima a livello economico per tutte le Società. Se il calcio si ferma, per tante sarebbe dura. Già si perdono pubblico e sponsorizzazioni, quindi bisogna fare tutto il possibile per mandare avanti il campionato. Se la soluzione sarà andare in ‘bolla’, dobbiamo essere pronti a fare anche questo. Qualunque cosa per continuare a lavorare».

TRASFERTA PARMA – «A livello di gioco, a Parma siamo migliorati nettamente. Abbiamo però anche concesso qualche occasione da gol di troppo. Noi dobbiamo esser tosti, umili e fare risultato».

FORMA – «Siamo molto disomogenei. Ci sono giocatori che stanno bene fisicamente, tecnicamente e mentalmente. E poi altri all’80%, altri ancora al 50».

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