Jagiello: «Ho firmato il rinnovo con il Genoa. Impressionato da Badelj»

Il polacco: «Gilardino tra i migliori allenatori che ho avuto. Apprezzo molto Strootman»

Badelj Jagiello Genoa
Badelj e Jagiello (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Przeglad Sportowy, portale di calcio polacco, ha intervistato Filip Jagiello. Il centrocampista del Genoa ha affrontato molte domande, a partire da quella su mister Gilardino: «Non lo conoscevo, ma è uno dei migliori allenatori con cui ho lavorato. Analizza sempre bene l’avversario, i suoi punti deboli e di forza, e trova sempre un modo per batterlo. Durante la partita riconosce varie situazioni sul campo. Il mio ruolo? Mi considero un otto, oppure un dieci se giochiamo con tre centrocampisti: talvolta gioco sulla fascia ma non è la mia posizione migliore, anche se faccio bene anche lì. Sono impressionato dalla tecnica palla al piede di Milan Badelj e dalla sua calma di gioco, entrambi di livello mondiale. Apprezzo molto anche Kevin Strootman, ha un’esperienza straordinaria».

Sembra tutto fatto per il rinnovo contrattuale: «Sì, per altri due anni (fino al 2025, ndr). Il contratto è stato firmato, assieme al Genoa aspettiamo il momento giusto per annunciarlo. Significa molto per me perché sento la fiducia della squadra. La mia priorità è giocare con la maglia rossoblù ai massimi livelli. Penso di essere pronto e maturo: la mia ambizione è giocare con il Genoa in Serie A. La Nazionale di Polonia? È il sogno di ogni giocatore, anche il mio. Ci penso, ma nessuna pressione. Sto giocando al meglio, prima o poi verrò convocato». Jagiello spiega il segreto del Grifone: «Nessuna squadra in B ha tifosi come i nostri. Questo è il nostro grande vantaggio. Speriamo di festeggiare presto con loro».

Poi un passaggio sulla lingua italiana: «Nonostante avessi preso lezioni prima di trasferirmi in Liguria, la barriera linguistica mi ha reso la vita difficile, almeno per i primi tre mesi. Poi ho potuto comunicare in modo semplice e capire le indicazioni dell’allenatore. Ora posso dire che sono molto bravo in italiano. Non ho problemi a parlare. A Genova sto bene, io e mia fidanzata abbiamo tutto: abitiamo ad Albaro e abbiamo Corso Italia a pochi passi dove possiamo trovare la pace e il mare. Colazione? Quella genovese con focaccia e caffè. Quando torno in Polonia per le vacanze, l’Italia mi manca sempre di più. Le persone qui hanno un approccio diverso alla vita, è tutto più calmo e rilassato».

Infine, Jagiello descrive un suo ex compagno di squadra, vecchia conoscenza del Genoa, e descrive le differenze tra calcio italiano e polacco: «Rodrigo Palacio ha un’incredibile capacità di dribbling. La stagione che abbiamo giocato insieme al Brescia aveva 40 anni e dribblava come un 25enne. In Polonia, invece, giocavo stupidamente correndo da una parte all’altra del campo, prendevo il posto di un altro giocatore soltanto per chiudere lo spazio di gioco. In Italia il giocatore ha il suo ruolo e deve posizionarsi come vuole il mister: bisogna essere al posto giusto, al momento giusto».

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