IL PAGELLONE – Mesto, il gol è solo la ciliegina sulla torta

Prestazione superlativa per l'ex udinese, autore del primo gol ufficiale in rossoblù. Tutta la squadra protagonista di una gara da applausi


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GENOA

AMELIA 7: dice di no a Pià con una respinta d’istinto. Nonostante il brutto fallo subito da Campagnaro, resta in campo senza palesare la minima battuta a vuoto.

BIAVA 7: qualche sbandamento solo nei dieci minuti successivi all’espulsione di Criscito. Per il resto la solita sicurezza.

MORETTI 7: controlla molto bene Quagliarella e si fa apprezzare anche per alcuni disimpegni eleganti.

SOKRATIS 7: in fase offensiva è l’arma in più del Genoa. Dimostra grande tranquillità quando il Napoli aumenta la pressione.

ROSSI 7: altra prestazione sopra le righe per quello che è sempre più l’idolo della tifoseria genoana.

MILANETTO 6,5: tocca una marea di palloni, non sempre con la dovuta precisione.

(KHARJA 6,5): nel finale arriva anche per lui la soddisfazione del gol.

ZAPATER 7: conferma di poter contare su una visione di gioco non comune. Bravissimo a passare nell’arco di una manciata di secondi da centrocampista di contenimento a trequartista dal tocco morbido.

CRISCITO SV

MESTO 7,5: l’avvio di ripresa è devastante. Costringe al fallo prima Contini e poi Maggio, ed infine segna la prima rete dal suo arrivo a Genova con una sassata da cineteca. Se la squadra regge l’urto dopo l’espulsione di Criscito, il merito è soprattutto il suo.

FLOCCARI 6,5: al rientro dopo l’infortunio, si muove bene in attesa di raggiungere il top.

(CRESPO 7): ogni volta che ha il pallone tra i piedi, la retroguardia del Napoli va in affanno. Conclude in rete una splendida azione imbastita da Palacio. Utile anche in fase di ripiegamento.

SCULLI 7: l’anima del Genoa del primo tempo. Ostinato e furbo a procurarsi il rigore del provvisorio 1-1.

(PALACIO 7): salta l’uomo con una facilità disarmante. Si prende qualche pausa ma quando si trova il pallone dei piedi sa diventare decisivo.

NAPOLI

DE SANCTIS 5,5: complice del pasticcio che consente al Genoa di usufruire del rigore dell’1-1.

CAMPAGNARO 5: ingenuo è dir poco. Riesce nell’impresa di regalare un rigore al Genoa e di farsi espellere, permettendo ai rossoblù di ristabilire la parità sia nel punteggio che sotto il profilo numerico.

CANNAVARO 5: scomposto e falloso, riesce ad andare in apprensione anche in circostanze apparentemente tranquille.

CONTINI 5,5: cerca di non perdere la tramontana ma, soprattutto nella ripresa, fa ben poco per emergere dal grigiore generale.

MAGGIO 6: davanti ad una tifoseria che proprio non lo ama, si accontenta di svolgere il compitino.

PAZIENZA 5: riesce a risultare avulso dal gioco pur muovendosi nella zona nevralgica del campo.

CIGARINI 6: mette fosforo al servizio della squadra ma Donadoni dimostra di non gradire preferendogli Gargano.

(GARGANO 5,5): gioca oltre mezz’ora senza combinare nulla.

HAMSIK 6,5: nel primo tempo è una furia, lontano parente del giocatore evanescente della ripresa.

ARONICA 6: partita senza particolari sussulti. Espulso a punteggio compromesso.

QUAGLIARELLA 5,5: discorso analogo a quello di Hamsik. Se la partita fosse durata mezz’ora meriterebbe un 7.

PIA’ 5: spreca la prima occasione della partita. Che nel suo caso sarà anche l’ultima.

(LAVEZZI 5,5): la sua prestazione spiega più di mille parole la decisione di Donadoni di non schierarlo nell’undici iniziale.

 

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