IL GIORNALISTA DELLA SETTIMANA – VITTORIO SIRIANNI: «Quaresma? Gasperini bravissimo a rivitalizzare i rottamati»

Un professionista originale e fuori dagli schemi, dotato di uno spiccato senso dell'ironia e di una grande capacità  comunicativa. Il giornalista della settimana di Pianetagenoa1893.net è il popolare conduttore tv Vittorio Sirianni


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Un giornalista di lungo corso che, nell’arco del tempo, è riuscito a rimanere con merito sulla cresta dell’onda grazie ad una serie di intuizioni geniali (tra le quali l’uso della mitica palla!). Lo sport ma non solo, Vittorio Sirianni si è occupato di tantissimi argomenti, distinguendosi, tra gli altri aspetti, per il taglio molto originale delle sue interviste.

Oltre a prendere parte a diverse trasmissioni di Primocanale, Sirianni conduce, il venerdì sera su Primocanale Sport, il programma “Passioni”, nel quale l’aspetto sportivo viene analizzato attraverso i punti di vista più disparati, grazie alla presenza di ospiti competenti in campi differenti. Ed anche questa ennesima trovata di Sirianni, neanche a dirlo, si è rivelata un grande successo.

Partenze eccellenti, ma la società non ha perso tempo assicurandosi Crespo e Floccari. Un inizio di mercato scoppiettante…

«A mio avviso sono state tutte quante delle mosse strategiche da valutare in maniera positiva. Milito e Thiago Motta sono dei grandi campioni ma quando un club arriva ad offrire quarantacinque milioni di euro risulta difficile dire di no. E poi il Genoa si è subito tutelato assicurandosi il meglio degli attaccanti in circolazione, ovvero Floccari, Crespo ed Acquafresca. Il reparto offensivo è già sistemato, adesso bisognerà pensare a sostituire Thiago Motta».

Vista l’importanza del ruolo, l’erede del centrocampista brasiliano dovrà risultare all’altezza della situazione…

«La dirigenza è stata brava a muoversi con anticipo e a chiudere già alcune trattative. Non c’è comunque fretta e da qui in avanti succederanno ancora molte cose. Anzi, a dirla tutta, al di là del Genoa e dell’Inter, il mercato mi sembra ancora piuttosto fermo. Tornando a Thiago Motta, non so se avrebbe potuto ripetere un campionato a livelli così alti. Quantomeno è un alibi che ci consola un pò! Possibili sostituti? Sento parlare con insistenza di Ledesma e Matuzalem, chissà,…senza dimenticare, però, che nella prossima stagione il Genoa potrà contare su un Matteo Paro in più».

Adesso potrebbe essere il turno di Quaresma, giocatore reduce da una stagione negativa ma che ha la stoffa del fuoriclasse: un rischio che vale la pena di correre?

«Credo che Quaresma piaccia molto a Gasperini, tecnico che ha dimostrato in parecchie occasioni di saper rivitalizzare i “rottamati”. Inoltre il portoghese potrebbe agire da esterno alto, come dicono i tecnici, ruolo che esalta le sue caratteristiche. Ma io mi domando: se non viene al Genoa, Quaresma che fa? Non credo pensi di poter trovare spazio nell’Inter. Sono convinto converrebbe anche a lui sposare il progetto rossoblù».

La Sampdoria, e molte altre squadre, quest’anno hanno pagato in campionato gli sforzi in campo internazionale. Cosa dovrà fare il Genoa per essere competitivo in tutte e tre le manifestazioni?

«Mister e giocatori inizieranno la nuova stagione con la consapevolezza delle difficoltà che si potrebbero incontrare lungo il cammino ma anche con idee ed obiettivi ben chiari in testa. La società allestirà di sicuro un organico adeguato sia sotto il profilo numerico che qualitativo, con valide alternative in ogni ruolo al fine di mettersi al vento. Nessuno inizia una stagione con la mentalità di trascurare una competizione e di certo neppure il Genoa lo farà. E poi bisogna essere onesti: se alla fine del prossimo campionato i rossoblù dovessero trovarsi in sesta o settima posizione non si dovrà certo parlare di delusione bensì di grande risultato. Bisogna ricordare che siamo a Genova, in una piazza che, per vari motivi, non si può paragonare a quella di Milano, nerazzurra o rossonera che sia. E’ giusto e doveroso, quindi, conoscere le proprie dimensioni, per saper valutare nel modo giusto i risultati che via via si conquisteranno»

Lei è da sempre molto attento all’aspetto romantico del calcio e alle curiosità che circondano l’ambiente genovese. Qual è il personaggio nell’orbita rossoblù che la incuriosisce di più e che potrebbe essere un ospite ideale della sua trasmissione “Passioni”?

«Mi affascina molto Rubinho: è uno dei giocatori di Dio e con lui si potrebbero intavolare parecchi discorsi. In questo periodo, inoltre, a “Passioni” stiamo preparando un sondaggio sul giocatore più passionale all’interno del rettangolo di gioco. La graduatoria parziale è guidata da Ivan Juric, seguito da Marco Rossi e Beppe Sculli. Non c’è che dire: tre ragazzi da Genoa».

Claudio Baffico

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