«Un protocollo sicuro al 100% non c’è, si può solo ridurre al minimo la trasmissione del virus». Lo ha spiegato in un’intervista a “Il Giornale” Carlo Federico Perno, direttore del Dipartimento di Medicina di laboratorio dell’Ospedale Niguarda e professore di Microbiologia all’Università di Milano. Riguardo agli allenamenti e all’eventuale ripresa del campionato spiega che occorre prudenza: «durante lo sforzo emettiamo più aria, se siamo infettati emettiamo più aria contaminata. Quindi anche a debita distanza le possibilità di infettarsi sono maggiori e chi ci sta vicino è più a rischio. Il virus è molto infettante, gli sport di contatto non sono indicati».
Il professore risponde a una domanda sulle conseguenze legali per i medici sociali e se si assumerebbe di persona questo rischio: «La questione è spinosa. in medicina non c’è il rischio zero. Il pericolo va ridotto al minimo livello possibile, oltre non si può andare. C’è una pandemia in atto e le precauzioni potrebbero non bastare. dev’essere chiaro anche per eventuali conseguenze».