Il Genoa Women conclude la stagione agonistica con… la “prova del 9”

Le Grifonesse hanno vinto segnando nove gol e hanno conquistato la nona vittoria in campionato


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Il Genoa Women di Antonio Filippini si è congedato dai suoi tifosi, aumentati nel corso del Campionato e supportanti con i loro incitamenti le prestazioni delle Grifonesse nel girone di ritorno, con una larghissima vittoria sull’Apulia Trani (la gloriosa squadra pugliese, vincitrice della Coppa Italia 1983 e per tre edizioni consecutive – 1984, 1985 e 1985/1986 – dello Scudetto, «fanalino di coda» del campionato «cadetto» conclusosi oggi, che ha perso tutti i quindici incontri casalinghi e ha ottenuto – curiosamente – i suoi sette punti in classifica tutti in trasferta con due vittorie per 2-1 contro il Trento e il Cesena e un pareggio «a reti bianche» contro la Sassari Torres, ha messo in campo oggi una formazione zeppa di «Millennials», in cui le uniche nate nel XX secolo erano l’ala sinistra Claudia Andrea Bistrian – nata nel 1996 – e la laterale di destra del centrocampo Sara Chiapperini – nata nel 1997 –). La vittoria ha consentito di scavalcare l’Arezzo, sconfitto 0-1 in trasferta dalla Lazio (le biancocelesti, che hanno concluso il campionato al secondo posto con un solo punto di distacco dal Napoli, faticosamente impostosi per 1-0 oggi sul campo del già «matematicamente» retrocesso Tavagnacco e promosso, dovranno affrontare nel play-off il Pomigliano, nono classificato nella massima serie) e di terminare il campionato all’undicesimo posto.con 31 punti. Visto che oggi con un 9-0 all’Apulia Trani è arrivata la nona vittoria in Campionato, si può dire che è stato veramente il giorno… della «prova del 9»!
La sfida è stata conseguentemente impari e può essere riassunta nella descrizione delle nove reti realizzate dal Genoa (sia Caterina Bargi, che ha concluso il Campionato con diciannove reti, sia Giulia Parodi hanno messo a segno una tripletta):
8’ del primo tempo: Caterina Bargi si conquista un calcio di rigore (atterramento da parte di Fabiola La Donna, attardatasi a liberare il pallone e rimontata) e lo trasforma tirandolo nuovamente nell’angolino basso destro, dove si lancia la portiera Elisabetta Trentadue, senza toccare il pallone.
11’ del primo tempo: Giulia Parodi serve in profondità Bargi, il cui tiro di destro da sei metri in posizione defilata a destra viene ribattuto da Trentadue e ribadito in porta di destro da sette metri dalla stessa Parodi, che ha seguito l’azione d’attacco da lei stessa ispirata.
14’ del primo tempo: una bella «verticalizzazione» rasoterra di Martina Crivelli dalla «tre quarti» leggermente spostata a destra, mette Bargi in condizione di battere di interno destro un «calcio di rigore in movimento» con Trentadue che riesce solamente a toccare il pallone con l’avambraccio destro.
48’ del primo tempo: traversone di destro dalla «tre quarti di destra» di Parodi per Bargi, che, appostata vicino al «primo palo» (a una decina di metri da esso), stoppa, spalle alla porta, il pallone con il destro e la relativa gamba in parallelo con il terreno di gioco, effettua un «controllo orientato» con lo stesso pieede e da undici metri infila con il sinistro il pallone nell’angolino basso sinistro; rete bellissima!
9’ del secondo tempo: su ben dosato traversone dalla sinistra di Lucrezia Gemma Rossi con l’interno sinistro Parodi vince il duello aereo con Sara Ventura e indirizza con la tempia destra il pallone nell’angolino basso sinistro della porta difesa da Trentadue, che sbaglia il tempo dell’uscita alta (una rete che può ricordare quella decisiva di Roberto «o’Rei di Crocefieschi» Pruzzo nel derby del 13 marzo 1977).
10’ del secondo tempo: la non ancora diciottenne Lara Tabone, entrata in campo quattro minuti prima, sfrutta un passaggio rasoterra della svedese Filippa Ebba Millqvist e, dopo aver effettuato un «controllo orientato» di sinistro, scaglia una «bordata» di interno destro sotto la traversa da sei metri.
18’ del secondo tempo: in una ripartenza genoana sulla sinistra Parodi, dopo aver avuto una problematica conduzione del pallone, lo serve bene in profondità alla danese Sofie Bloch Jørgensen, della quale nessuno ha seguito il «taglio», che ha tutto il tempo di metterselo sul suo piede più «educato», il destro, e di mandarlo da sette metri nell’angolino basso sinistro.
21’ del secondo tempo: su lancio di interno destro di Rossi poco oltre la metà campo, Parodi, spalle alla porta, stoppa. appena fuori dell’area di rigore, il pallone con il destro e poi se lo porta avanti, indisturbata nel suo movimento verso sinistra, con il sinistro con cui batte da otto metri Trentadue con un tiro nell’angolino basso destro.
34’ del secondo tempo: approfittando di un’avventurosa «costruzione dal basso» delle tranesi, Giulia Tortarolo scarica da ventuno metri un forte rasoterra dii esterno destro nell’angolino basso sinistro della porta difesa da nove minuti da Gaia Di Bari, segnando l’ultima rete della giornata.

TABELLINO

Arenzano (GE), Stadio “Nazario Gambino”, domenica 28 maggio 2023, ore 13,00
Genoa-Apulia Trani 80 9-0 [Anticipo della XXX giornata del Campionato di Serie B 2022/2023]
Arbitro: Quarà [Nichelino (TO)]
Spettatori: centocinquanta circa
Marcatrici: nel primo tempo all’8’ Bargi su calcio di rigore, all’11’ G. Parodi, al 14’ Bargi, al 48’ Bargi; nel secondo tempo al 9’ G. Parodi, al 10’ L. Tabone, al 18’ Bloch Jørgensen, al 21’ G. Parodi, al 34’ Tortarolo
Genoa (3-4-3): 71 Macera (dal 37’ del 2° T.: 72 Parnoffi); 27 L. G. Rossi, 24 C. Spotorno, 74 Lucafò, 30 Monetini (dal 6’ del 2° T.: 99 L. Tabone); 11 Crivelli,17 Smith Ygfeldt (dal 5’ del 2° T.: 19 Perna), 20 Campora (dal 5’ del 2° T.: 13 Millqvist); 9 G. Parodi, 22 Bargi (dal 5’ del 2° T.: 88 Bloch Jørgensen), 10 Tortarolo. Allenatore: A. Filippini
Apulia (4-3-3): 1 Trentadue (dal 25’ del 2° T.: 12 G. Di Bari); 2 Speranza (dal 33’ del 2° T.: 17 Delcuratolo), 4 Sammarco, 5 De Zio, 7 Ventura; 10 Chiapperini, 8 Lisi, 6 Buttiglione (dal 33’ del 2° T.: 16 Vergine); 11 La Donna (dal 1’’ del 2° T.: 20 Pupillo; dal 25’ del 2° T.: 15 Schiavone), 9 Campanelli, 14 Bistrian. Allenatore: S. Ferrante.
Note: all’incontro i tifosi possessori della tessera DNA Genoa entrano gratuitamente e gli altri pagano un biglietto ridotto di 3 euro; l’Apulia si presenta priva degli indumenti da gioco, che sono stati smarriti nella spedizione aeroportuale, sicché gioca con le divise di una squadra giovanile maschile dell’Arenzano, gentilmente messe a disposizione, che hanno la numerazione dall’1 al 20 (solamente Trentadue e Ventura possono mantenere i numeri che avevano normalmente, perché Bistrian decide di indossare il 14 anziché l’8): per festeggiare la certezza della permanenza in Serie B, ottenuta domenica 21 maggio 2023, i tifosi del Genoa organizzano in Tribuna al momento dell’ingresso delle squadre in campo una scenografia con l’esposizione di fogli lucidi rossi e blu ed espongono lo striscione beneaugurante per il prossimo campionato, BELIN, CHE BRAVE! (le due B e la A sono più grandi delle altre lettere); sul tiro di Bargi che dà la terza rete al Genoa, Trentadue tocca con l’avambraccio sinistro il pallone, che non riesce a respingere; vengono concessi due cooling breaks di due minuti alle giocatrici delle squadre per rinfrescarsi e dissetarsi al 26’ del primo tempo e al 23’ del secondo tempo; mentre le squadre stanno rientrando a centrocampo dopo la terza rete di G. Parodi e ottava del Genoa, Pupillo (A) accusa un malore e, dopo essere stata soccorsa, deve abbandonare il terreno di gioco in cui aveva fatto il suo ingresso all’inizio del secondo tempo; Tortarolo segna la rete del definitivo 9-0 con un tiro da 21 metri; Ventura (A) è omonima totale e coetanea della giocatrice del Ravenna (entrambe si chiamano Sara e sono nate nel 2002; la giocatrice dell’Apulia il 19 luglio, quella della compagine romagnola il 1° gennaio); la vittoria del Genoa è la più cospicua dal punto di vista quantitativo negli ultimi tre campionati (due di Serie C e uno di Serie B) e la seconda in assoluto (a pari merito con il successo esterno per 9-0 contro la Genova Calcio di domenica 1° dicembre 2019 e superato solo dalla vittoria per 22-0 contro l’Olimpic Pra’ di domenica 12 gennaio 2020, in Eccellenza, cioè la quarta serie) .

Stefano Massa

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