Il Genoa Woman si sveglia troppo tardi a Verona e perde 2-1

Le Grifonesse sfiorano, ma non raggiungono, il 2-2 contro il Chievo

Genoa
La formazione del Genoa Women contro il San Marino Academy ad Arenzano (Foto Ramella Fazzari)

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Antonio Filippini ha iniziato la sua esperienza di allenatore del Genoa Women proprio all’“Aldo Olivieri/Sinergy Stadium” di Verona, venendo sconfitto 0-3 dall’Hellas Verona. Oggi nello stesso impianto ha conosciuto la sua terza sconfitta in dieci partite contro l’altra formazione scaligera, l’Harley&Dikkinson ChievoVerona Fortitudo Mozzecane, che si è imposto per 2-1. Considerato che nelle altre otto partite della sua gestione tecnica ha raccolto cinque vittorie, due pareggi e una sconfitta (0-4 due domeniche fa allo stadio “Mirko Fersini – Campo Aquile” di Formello contro la Lazio capolista), non è difficile immaginare il suo sollievo al pensiero che le partite nella «città di Romeo e Giulietta» sono finite.
Le clivensi provenienti da due sconfitte consecutive che avevano destato malumore (lo 0-3 nel derby e lo 0-1 sul campo del modesto Trento), sono state disposte dal loro allenatore, Giacomo Venturi, con un accorto 4-4-2 (in genere, si schieravano con il 4-2-3-1 o il 4-3-3), che ha tolto libertà di manovra alle Grifonesse, le quali hanno avuto solamente due occasioni da rete – cioè con tiri pericolosi indirizzati nello «specchio» della porta – con Caterina Bargi e la danese Sophie Bloch Jørgensen, la prima concretizzata al 37’ della ripresa e la seconda, cinque minuti dopo, fronteggiata da una parata d’istinto della portiera Giorgia Bettineschi.
Ecco le azioni principali dell’incontro:
8’ del primo tempo: la centravanti rossoblù Bloch Jørgensen serve all’indietro Fabiana Costi, il cui tiro di sinistro «a spiovere» da diciotto metri sorvola di pochi centimetri la traversa.
17’ del primo tempo: traversone basso dalla destra di interno destro all’indietro di Martina Scuratti a pochi centimetri sia dalla linea verticale dell’area di rigore sia da quella di fondo per Sara Tardini, la quale, appostata sul «primo palo» e non contrastata, tocca il pallone con una «volée» di interno destro da sette metri, indirizzandolo imparabilmente nell’angolino basso destro.
29’ del primo tempo: tiro «a spiovere» di destro di Sonia Kiem, defilata sulla sinistra a ventitré metri dalla linea di fondo, che termina di poco alto sulla traversa.
34’ del primo tempo: retropassaggio di Tardini a Bettineschi, sul quale tenta di arrivare in anticipo Bargi, senza riuscirvi, ma costringendo la portiera clivense a un tocco affrettato con il piede destro che manda a sinistra il pallone, sul quale riesce ad arrivare prima Heden Corrado di Bloch Jørgensen, la quale «sporca» con il sinistro il rinvio di destro dell’avversaria, ai danni della quale commette subito dopo un fallo nel tentativo di sottrarle la sfera.
43’ del primo tempo: l’italo-brasiliana Fabiana Alborghetti, ricevuto il pallone spalle alla porta, tenta di sorprendere con un tiro di destro a ventisei metri dalla linea di fondo, defilata sulla sinistra, Matilde Macera, mandando la sfera fuori, a un metro dal palo destro della porta.
11’ del secondo tempo: Stefania Zanoletti con un diagonale rasoterra di destro nell’angolino basso destro vince il «duello tra capitane» con Macera (tuffatasi alla sua sinistra), trasformando un calcio di rigore concesso per fallo con l’avambraccio destro – non troppo distante dal busto nel movimento di opporre la schiena alla possibile pallonata – di Eleonora Oliva su traversone dalla sinistra di Alborghetti.
22’ del secondo tempo: gran tiro di destro a mezz’altezza dal limite dell’area di rigore di Alborghetti, leggermente defilata a sinistra, deviato con la mano destra sul fondo da Macera.
37’ del secondo tempo: splendido lancio rasoterra «no look» di interno sinistro «in profondità» di Costi per Bloch Jørgensen che «s’invola» sulla destra e, giunta a quattro metri dalla linea di fondo serve rasoterra l’accorrente Bargi, che, liberissima, tocca di destro da cinque metri nell’angolino destro della porta sguarnita, segnando la sua quattordicesima rete in Campionato.
42’ del secondo tempo: azione molto simile – ancorché più contrastata – alla precedente, innestata da un lancio di Giorgia «Gina» Bettalli con le due attaccanti genoane che «recitano» ciascuna la «parte» dell’altra nella situazione che aveva portato le Grifonesse ad accorciare le distanze: questa volta il tiro da cinque metri in scivolata di destro della centravanti danese, un po’ defilata sulla destra e contrastata da Kiem, destinato a mandare il pallone nell’angolino basso sinistro, viene respinto con il piede sinistro da Bettineschi, che ha assunto una postura da estremo difensore dell’hockey su ghiaccio.

TABELLINO

Verona, Stadio “Aldo Olivieri/Sinergy Stadium”, domenica 26 marzo 2023, ore 15,00
ChievoVerona-Genoa 2-1 [XXII giornata del Campionato di Serie B 2022/2023]
Arbitro: Pasculli [Como].
Marcatrici: nel primo tempo Tardini (C) al 17’; nel secondo tempo Zanoletti (C) su rigore, Bargi (G) al 37’
Chievo (4-4-2): 1 Bettineschi; 21 Mascanzoni (dal 39′ del 2° T.: 6 Tunoaia), 27 Zanoletti, 24 Corrado, 3 Boglioni; 29 Dallagiacoma, 28 Caneo (dal 39’ del 2° T.: 20 Willis), 17 Kiem, 25 Tardini (dal 44’ del 2° T.: 23 Salaorni); 7 Scuratti, 18 Alborghetti (dal 47’ del 2° T.: 11 Manca). Allenatore: G. Venturi.
Genoa (4-3-3): 71 Macera; 23 Oliva (dal 18’ del 2° T.: 27 L. G. Rossi), 28 Parolo, 16 Hellström, 30 Monetini; 11 Crivelli (dal 18’ del 2° T.: Lucia), 17 Smith Ygfeldt, 4 Bettalli; 80 Costi, 88 Bloch Jørgensen, 22 Bargi. Allenatore: A. Filippini.

Stefano Massa

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