Il Genoa ha scelto Spors: avrà un ruolo dirigenziale completo

Incarico "alla Marotta", con delega all'area sportiva, per il dirigente tedesco

Spors
Il direttore Johannes Spors (da vitesse.nl)

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Johannes Spors completerà la rivoluzione che ha coinvolto gran parte dell’assetto societario del nuovo Genoa il quale, da un lato, seguiterà a parlare italiano con Zangrillo, Zarbano e Preziosi e, dall’altro, le lingue straniere con Wander, Pasko, Arciniegas e Andres Blazquez. La holding 777 Partners ha individuato nel trentanovenne di Heidelberg il profilo ideale per dare attuazione, già da dicembre, alle strategie della capogruppo americana i cui sforzi saranno focalizzati sul miglioramento della squadra per raggiungere la salvezza: l’obiettivo da non fallire. La carriera di Spors parla chiaro: gli piace entrare in sintonia con proprietà solide, per non dire granitiche, e con una filosofia precisa, e ciò rappresenta una garanzia indiretta per i tifosi del Grifone, giacché i suoi datori di lavoro negli anni sono stati Dietmar Hopp, padre della Sap, herr Dietrich Mateschitz che grazie a una bevanda energetica è diventato il cinquantaseiesimo uomo più ricco al mondo, e il petroligarca russo Valeri Ojf.

Il Genoa pagherà una clausola indennitaria al Vitesse – come spiega il quotidiano Kicker la cifra è pari a 1,5 milioni di euro – visto che Spors vi è legato contrattualmente sino al 2024 avendo rinnovato dopo il compimento di un piccolo capolavoro culminato con la finale di Coppa d’Olanda e la qualificazione in Europa. Sarà a Genova non prima di venerdì poiché stasera i gialloneri di Arnhem giocheranno l’ultimo turno di Conference League contro il Mura. Al Genoa Spors, primo direttore sportivo tedesco in Eredivisie e in Serie A, avrà un inquadramento dirigenziale completo poiché si prefigura l’assegnazione di una delega all’area sportiva da parte del consiglio di amministrazione rossoblù: non sarà un ds classico, come ultimamente lo sono stati Marroccu e Faggiano, ma un direttore di primo livello con poteri decisori e ampia discrezionalità tecnica. Fungerà da anello di congiunzione tra società e campo, tratterà con società e calciatori gestendo in prima persona le trattative.

Il cambiamento del calcio in atto sta rivisitando non solo le attitudini e i caratteri che deve avere l’allenatore moderno ma anche i tratti e i confini dirigenziali imposti dal nuovo ordinamento. Un tempo le società di calcio prevedevano organigrammi scheletrici anche per asciugare talune voci di spesa, con la figura padronale – il patron, appunto – ben distinta dalle poche altre: oggi, invece, le stesse sono imprese sportive di lucro, talvolta guidate da un gruppo di comando estero, che necessitano di un assetto stratificato su più livelli affinché le competenze e le conseguenti responsabilità siano attribuire omogeneamente. Il Genoa doveva cambiare la struttura vetusta che negli ultimi sei anni ha confermato la categoria ma con palpitazioni esagerate in relazione alla qualità media della concorrenza, proveniente in maniera massiccia dalla Serie B. Dopo mister Shevchenko, pagato sette milioni lordi per tre anni, il secondo acquisto degli americani è Johannes Spors.

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