Il Cts: «Non esistono le condizioni per incrementare il pubblico negli stadi»

Il Comitato ha bocciato le proposte indicate dal documento predisposto dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome

Stadio Luigi Ferraris (Foto Getty Images)

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Prima bisognerà valutare l’impatto della riapertura delle scuole sulla diffusione del virus e soltanto dopo eventualmente si potrà pensare agli impianti sportivi. E’ questo il senso della nota emessa dal Comitato tecnico scientifico riguardo all’aumento degli spettatori sugli spalti degli stadi. «Per quanto riguarda la partecipazione del pubblico – si legge su Repubblica.it – agli eventi delle diverse discipline sportive e delle diverse serie confermando che essi rappresentano la massima espressione di criticità per la trasmissione del virus – anche in considerazione del recente avvio dell’anno scolastico, il cui impatto sulla curva epidemica dovrà essere oggetto di analisi nel breve periodo – il Cts ritiene che, sulla base degli attuali indici epidemiologici ed in coerenza con quanto più volte raccomandato, non esistano – al momento – le condizioni per consentire negli eventi all’aperto e al chiuso, la partecipazione degli spettatori nelle modalità indicate dal documento predisposto dalla Conferenza delle Regioni e Province Autonome».

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