Dodici partite a testa, ma numeri e rendimenti differenti dello stesso Genoa. Il mero confronto statistico tra le conduzioni di mister Gilardino e mister Vieira è ora possibile comparando l’eguale campione di giornate che gli allenatori hanno avuto modo di vivere sulla panchina rossoblù. Prima di entrare nei dati curati settimanalmente da Alfonso Magno, giornalista e archivista di Pianetagenoa1893.net, occorre una doverosa premessa: entrambi i tecnici campioni del mondo hanno dovuto convivere sopportando problematiche comuni, ad esempio gli infortuni e l’incertezza societaria, così come situazioni a sé stanti (le vecchie frizioni tra Gilardino e taluno della dirigenza che non lo hanno mai fatto entrare «nelle grazie di qualcuno») che hanno complicato l’avvio della stagione.
MEDIA PUNTI – Mister Gilardino si è fermato a 0,83 punti conquistati per partita, una media che nelle ultime due gare amministrate dal tecnico biellese segnalava una crescita con quattro punti conquistati tra Parma e Como. Il rendimento di mister Vieira è molto più alto poiché il tecnico francese ha una media di 1,42 punti per partita che sono frutto di quattro vittorie, cinque pareggi e tre sconfitte con le ben più equipaggiate Napoli, Roma e Fiorentina. Alquanto paradossale constatare che la media punti di mister Vieira sia scesa di qualche decimale dopo la chiusura del calciomercato invernale.
CONFRONTO – Sempre a proposito di media punti, serve compiere un ulteriore passo in avanti per capire meglio il freddo dato: Gilardino ha lasciato il Genoa in zona salvezza, un punto sopra il terzultimo posto, ma la marcia di 0,83 punti rischiava di smuovere poco il Grifone rispetto alle concorrenti. Occorre tenere presente che Blessin retrocedette in Serie B con una giornata d’anticipo tenendo la media di 1 punto per partita (16 in 16 gare). Fatta salva l’indubbia capacità di Gilardino di imprimere una sterzata netta, la proiezione finale era di 32 punti. Troppo rischioso.
SOLIDITÀ – L’impatto di Vieira è visibile non soltanto in termini materialistici di punti portati in dote, ma soprattutto in solidità. Nello stesso arco di partite, l’allenatore francese ha dimezzato i gol complessivamente subiti (11 a 22) e reso nuovamente lo stadio Ferraris un luogo difficile da espugnare: in casa il suo Genoa subisce tre volte meno rispetto a quello di Gilardino (4 gol subiti contro 12) che, tuttavia, ha fronteggiato un calendario con avversari di altissimo profilo (Inter, Roma, Juventus a porte chiuse, Fiorentina, Bologna).
ACCELERAZIONE – Vieira raddoppia le vittorie e dimezza le sconfitte issando il Genoa da +1 a un più confortevole +7 sulla zona rossa. L’accelerazione è notevole. Il francese, però, non ha ancora fatto compiere il salto di qualità alla fase offensiva (13 gol fatti a 9 della gestione Gilardino), a differenza della strutturata organizzazione in difesa che incrementato il numero di volte in cui Leali ha terminato la partita senza subire gol (6 a 2).