Il calcio di Davide Nicola: “Idea flessibile, regalo emozioni”

Uno dei nomi accostati al Genoa, intervistato da Calcio200

Nicola
Davide Nicola (Gabriele Maltinti/Getty Images)

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“Fin da quando ho cominciato ad allenare, ho sempre avuto un unico obiettivo: regalare emozioni. Il calcio è questo e i moduli, le tattiche, i giocatori e noi allenatori, siamo semplicemente un collegamento con gli spettatori”. Si presenta così Davide Nicola, ai microfoni di Calcio2000, raccontando come la sua squadra abbia come obiettivo quello di trascinare il pubblico. “Se un mio tifoso un giorno dovesse dirmi ‘Avrei voluto essere in campo’, in quel momento mi sentirei un allenatore appagato”. Con concetti semplici e una metodologia di lavoro basata su idee semplici comunicate in modo chiaro, Nicola portò il Crotone nel maggio 2017 a un’insperata quanto magica salvezza, salutando la piazza calabrese nel dicembre successivo presentando le dimissioni al presidente Vrenna. Ciò non toglie che in casa pitagorica, così come al Livorno che accompagnò in Serie A, ci si ricordi ancora di lui.

“Non sono importanti gli schemi, ma un atteggiamento da squadra” dice Nicola, che elegge 3-5-2 e 4-2-3-1 a moduli preferiti salvo smarcarsi sentenziando come non esistano schieramenti fissi. La mia idea di calcio è flessibile, fatta di smarcamenti condivisi, di scelte libere ma operate in determinati spazi. Preferisco palla a terra quando è possibile, non ho paura di sperimentare, ovviamente non essere andati ai Mondiali è un bruttissimo segnale per il nostro movimento e credo anche per questo di dover puntare sui giovani”. Si celano qui, tra l’ammirazione nei confronti del Liverpool di Jurgen Klopp e il PSG di Thomas Tuchel, i segreti di Davide Nicola. Gli stessi che, forse, si potranno vedere al Genoa in caso di esonero di Juric…

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