I tifosi, gli unici vincitori in questa disastrosa stagione del Genoa

I 777 Partners sono in debito nei confronti di questo club che loro stessi hanno definito “una gloria del calcio italiano”

Napoli-Genoa
I tifosi genoani a Napoli (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Mentre le “Frecce Tricolori” disegnavano nel cielo di Genova un grande cuore, il cuore del Genoa diventava invece piccolo, quasi a rischio infarto, sui tre gol napoletani.
Di tutto il mondo rossoblù hanno vinto soltanto i tifosi. Basta averli visti dopo la sconfitta, applaudire e credere nel pronto riscatto.
Ecco, il punto: il riscatto, la certezza che, dopo un anno di inferno, la società si metta in grado di riparare al male fatto e riportare subito nella massima serie il Grifone.
Troppe delusioni sono arrivate quest’anno. E, logico che non sia possibile dare la colpa a un solo elemento. Questa stagione è stata disastrosa per colpa di tutti. Dalla società (troppo ottimista), allo staff tecnico (pieno di incertezza e confusione), gli stessi giocatori apparsi molto al disotto di quello che facevano pensare.
Volendo, adesso, ci sarebbe da raccontare centinaia di “momenti” nei quali “qualcuno” ha sbagliato: ma purtroppo con i “se” e con i “ma”, purtroppo, non si va da nessuna parte.
Il presidente Zangrillo ha fatto bene a scusarsi, ha fatto bene ad accusare società e tecnici di avere sbagliato, di non cercare alibi. Ora però il discorso diventa molto serio: basta promesse, basta lanci verso impensabili traguardi (Champions League eccetera…), basta continuare a dire che il Genoa non meritava questo e che i progetti continueranno.
Bisogna solo capire cosa significa guidare una società come il Genoa (di per sé stravagante e imprevedibile), cosa significhi allenare in Italia e in particolare nel club rossoblù. Cosa significhi “fare mercato” sulla scorta degli obiettivi.
Tutto questo è mancato: gli americani pensavano fosse una passeggiata. Ora si rendono conto cosa abbia significato essere ottimisti sempre e comunque, quando qualsiasi tifoso e appassionato di calcio aveva capito la fine che avrebbe fatto il Grifo.
La speranza, oggi, è che i 777 Partners abbiano davvero capito dove sono capitati e recuperino consapevolezza e determinazione, per riparare alla catastrofe che hanno combinato.
Per carità, nessuna accusa singola, ma è il pensiero che oggi hanno i tifosi sulle effettive capacità di recupero di tutto il nuovo assetto societario. Si sa che la prima pietra per far crescere un solido palazzo, è la solidità della società e la bravura dello staff tecnico.
Nella notte, alcuni fantasmi dovrebbero passare sulla testa dei 777 Partners, come Shevchenko e l’infinita serie di “ragazzi” arrivati da tutta Europa (quasi tutti sconosciuti) che non sono serviti a nulla, tranne che a fa sborsare soldi.
E ancora, sulla testa dei 777 Partners dovrebbe passare il fantasma del Gegenpressing, straordinaria suggestione che ancora nessuno ha capito cosa sia. E ancora, ancora, ancora…potremmo continuare.
Diciamo invece agli amici tedesco-americani di pensare certamente allo Standard Liegi, al Red Star, al Vasco da Gama. Ma sappiamo che il Genoa è la loro scommessa principale: una scommessa che oggi, drammaticamente, hanno perso. Tutta la Genova rossoblù ha giustificato fin troppo questi nuovi arrivati, li ha anche sostenuti con un tifo incredibile. Ma, dopo 15 anni, la serie B è un affronto che il Popolo rossoblù non merita. Ne tengano ben conto i 777 Partners: sono in clamoroso debito nei confronti di questo club che loro stessi hanno definito “una gloria del calcio italiano”.
Vittorio Sirianni

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni
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