I recuperi, tallone d’Achille del Genoa contro l’Udinese

Le statistiche della Lega serie A mettono in evidenza il grande divario, segnale delle difficoltà rossoblù: 108 palloni catturati per i friulani contro i 36 per il Grifone

Saponara Genoa Udinese
Riccardo Saponara in azione (foto di Genoa CFC Tanopress)

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I recuperi dei palloni sono stati il tallone d’Achille del Genoa contro l’Udinese. Le statistiche della Lega serie A mettono in evidenza il grande divario tra le due formazioni nella gara di ieri al Ferraris: ben 108 catturati dai friulani contro gli appena 36 per il Grifone. I bianconeri dominano di conseguenza la graduatoria dei singoli e comprendono tutti i reparti, difesa, centrocampo e attacco: conduce Nuytinck con 16 recuperi, seguito da Opoku e Walace con 14, Nestorovski 13, Ekong e Okaka 12. Un segnale delle difficoltà incontrate dai rossoblù che dovranno migliorare questo aspetto nella preparazione della prossima trasferta a Napoli.

Altro problema evidenziato dai numeri statistici. Il Genoa ha ottenuto maggior possesso palla (61% contro 39%), maggior numero di passaggi riusciti (501 contro 295), ma ha creato due occasioni da gol contro le sette degli avversari. In pratica, gli uomini di Thiago Motta svolgono una “fatica di Sisifo”: si sforzano molto nell’impostare e manovrare il gioco, ma con effetti alquanto limitati. Ultima osservazione concatenata alla precedente: anche i tiri in porta sono stati inferiori a quelli delle “zebrette”: appena due (con un gol su un totale di 10 tentativi) contro cinque (tre reti su 13 tentativi).

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