I “corsi e ricorsi storici” di Milan-Genoa: il trionfo rossoblù del 1958

Il racconto e il tabellino di una partita entrata di diritto nella storia del club più antico d'Italia: il 5-1 a San Siro rifilato al Milan di Viani

Una formazione del Genoa 1956-57 (Foto da Wikipedia)

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Quando Giambattista Vico teorizzò i suoi «corsi e ricorsi storici» non pensava certamente a Milan-Genoa. Eppure la teoria del filosofo napoletano ha delle attinenze con questa partita. Il Grifone si recherà a far visita sabato prossimo al Diavolo in un momento molto delicato per quest’ultimo che potrebbe sfociare in una contestazione dei tifosi. Il mediocre ruolino di marcia in campionato ha reso l’atmosfera incandescente a San Siro e dintorni. I rossoneri hanno 13 punti e sono al 10° posto a -4 dai rossoblù che occupano la settima piazza: sono anche quattro i punti che li separano dalla zona retrocessione. La macchina del tempo, interpellata da Pianetagenoa1893.net, ci racconta due episodi analoghi. Torniamo in questa prima puntata all’anno di grazia 1958.

Il 25 maggio di quell’anno si disputava l’ultima giornata di campionato. Il Genoa si recò a San Siro per incontrare il Milan che pochi giorni dopo doveva disputare la finale di Coppa dei Campioni contro il Real Madrid. I padroni di casa avevano condotto un campionato al disotto delle aspettative: si trovavano a quota 32 punti, a soli quattro punti dalla squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere, dove si piazzavano invece i rossoblù. I rossoneri erano dunque salvi, ma questo risultato era decisamente insoddisfacente. Una squadra doveva scendere in B tra Alessandria, Lazio, Spal, Sampdoria, Atalanta e, appunto Genoa. Il Verona a quota 26 era ultimo e praticamente retrocesso.

I milanisti avevano puntato tutto sulla finale del massimo trofeo continentale e l’allenatore Gipo Viani schierò a San Siro una serie di riserve: mancavano Schiaffino, Liedholm e Cucchiaroni. La squadra in campo dava una pessima prova già dai primi minuti e le riserve non davano prova di volersi impegnare: dopo soli 23 minuti il mitico attaccante rossoblù Abbadie aveva già infilato due volte la porta di Buffon. «Dopo il secondo gol del Genoa – scrive il quotidiano La Stampa – alcuni spettatori del parterre dietro la panchina degli allenatori, hanno inveito con gesti minacciosi contro Viani, come se egli fosse il responsabile di tutto. Il chiasso è diventato tale che è stato necessario mandare sul posto alcuni agenti per allontanare i più accesi». I sostenitori rossoneri avevano compreso che stava per iniziare la disfatta: il Grifone trionfò 5-1 con una tripletta di Barison a cui gli avversari replicarono con Fontana. L’Unità riporta le urla della folla rossonera dopo il quarto gol di Barison: «Basta, Basta, gridano dalle gradinate». Ecco il “segreto” degli uomini guidati da Annibale Frossi che conquistarono con quella vittoria (l’ultima finora fuori casa) la meritata salvezza, terminando il torneo a -2 dal Milan: «Il Genoa – scrive ancora La Stampa – per quanto non sia mai stato in pericolo, ha tuttavia giocato sempre prudente mantenendo Dalmonte e Robotti arretrati».

Ma non è finita: arriva il quinto gol di Barison. «A questo punto – racconta ancora l’allora organo del Pci – la folla abbandona S.Siro. Il Milan, dicono, l’ha fatta troppo grossa. E’ vero». Un articolo del Corriere dello Sport si conclude con lo sfogo di un tifoso milanista: «”Speriamo che mercoledì il Real Madrid sia meno forte del Genoa”. Santa ingenuità». La chiosa del quotidiano fu profetica: il Milan perse 3-2 la finale di Coppa Campioni.

Marco Liguori

(Fine 1a puntata)

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Tabellino della partita (tratto da Magliarossonera.it)

34^ giornata Domenica 25 maggio 1958 San Siro, Milano

MILAN vs GENOA 1-5
Reti: 17′ e 23′ Abbadie (G), 37′ Barison (G), 51′ rig. Fontana (M), 78′ e 82′ Barison  (G).

MILAN: Buffon, C. Maldini, Beraldo, Fontana, Zannier, Bergamaschi, A. Mariani, Migliavacca, Danova, Grillo, Baruffi – All.: Viani

GENOA: Franci, Bruno, Becattini, De Angelis, Carlini, Leopardi, Frignani, Abbadie, Dal Monte, Robotti, Barison – All.: Frossi

Arbitro: Angelini

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