Hertha Berlino-777 Partners, affare da circa 200 milioni di euro

I rapporti lacerati tra cda berlinese e Windhorst agevolano il passaggio di quote

Arciniegas Wander Genoa
Juan Arciniegas, a sinistra, e Joshua Wander in campo al Ferraris (foto di Gennoa CFC Tanopress)

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La stampa tedesca e berlinese ha accolto senza roventi trionfalismi l’imminente ingresso di 777 Partners tra le quote societarie dell’Hertha. La capogruppo americana è ormai pronta a rilevare quasi due terzi del pacchetto azionario posseduto da Lars Windhorst, imprenditore per il quale il Cancelliere Kohl stravedeva: le parti perfezioneranno l’affare una volta superata l’eventuale apposizione del diritto di veto da parte del consiglio di amministrazione (i rapporti interni sono lacerati e l’opposizione non rappresenta un problema, come invece paventato dallo stesso Windhorst al termine di un vertice economico della Süddeutsche Zeitung) e ottenuta l’autorizzazione dalla Federcalcio di Germania. Secondo le prime stime l’operazione avrebbe un valore globale che si aggirai sui 200 milioni di euro, ben al di sotto dei complessivi 374 milioni versati da Windhorst nel 2019.

Il Kicker specifica che l’Hertha Berlino può esercitare il diritto di veto soltanto per ragioni di insipienza economica o di etica: ad esempio, il “nein” sarebbe automatico nei confronti di un investitore proveniente da un paese repressivo dei diritti civili come il Qatar o l’Arabia Saudita. Da questo duplice punto di vista, da 777 Partners trapela massima serenità al fine di diventare la prima società di private equity statunitense ad acquisire una partecipazione di maggioranza in un club del calcio professionistico tedesco. L’Hertha, però, da anni genera deficit consistenti: negli ultimi tre esercizi il club del quartiere ovest Charlottenburg ha accumulato un deficit di bilancio di 211 milioni di euro e tra dodici mesi deve rimborsare un bond da 40 milioni.

L’eventuale inserimento di 777 Partners sarà fondamentale per dare futuro all’Hertha come accaduto al Genoa, beninteso che la Alte Dame (la Vecchia Signora) del calcio tedesco non vince il campionato dal 1931 e in questi novant’anni il risultato più eclatante è stato un secondo posto nel 1975 dietro al ‘Gladbach di Berti Vogts e Heynckes. Infine, la volontà di traslocare dall’Olympiastadion, cattedrale che in Bundesliga si riempie soltanto contro Bayern Monaco e Union Berlin, è forte e l’ultimo progetto di stadio ricalca la Bombonera del Boca Juniors. Agli americani non mancherà il lavoro.

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