Il Genoa supera il Parma e regala la prima gioia stagionale al proprio pubblico: con mister Vieira la media punti è raddoppiata. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 372ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.
Doppia conforme per il Genoa: tre punti all’andata e tre al ritorno. «É da qualche tempo che il Grifone esprime serenità in campo e in panchina, qualità associata di rado ai colori rossoblù. Sul merito della vittoria contro un Parma mediocre credo ci sia poco da eccepire: il Genoa ha costruito più occasioni da gol, attaccato meglio la porta di Suzuki e altresì adopreando effettivi diversi. Thorsby sarà un casinista, ma è necessario per dare equlibrio alle fasi di gioco: inoltre, in previsione di un suo fisiologico caso, c’è pronto Masini che ha caratteristiche simili. A proposito di Patrizio: assieme a Bani, Kassa ed Ekhator, è uno dei quattro calciatori di movimento passati dal settore giovanile del Genoa che hanno completato la partita. Bani ha disputato una gara magistrale, i giovani non hanno deluso Vieira che crede molto in loro».
Gira e rigira, si finisce sempre alle scelte del tecnico francese. «Bisogna dire che non è banale quando è il suo momento: la personalità non gli manca. Ci sono calciatori coinvolti e altri che sta cercando di non perdere. La panchina certamente “psicologica” di Messias va in tal senso. Bisogna avere fiducia in mister Vieira perché, a differenza nostra, presiede ogni allenamento assieme al suo staff: vede i comportamenti e pesa i valori. Inoltre, una vecchia regola del calcio, che personalmente condivido, afferma che gli ex centrocampisti sono i più portati a diventare buoni tecnici perché hanno vissuto una carriera nel cuore del gioco. Il mister si è presentato con signorile fermezza e discrezione: ha dato serenità e aumentato la convinzione che era ai minimi storici anche a causa di infortuni su infortuni. I suoi cambiamenti tattici sono minimi, è vero: ma sono tali perché non c’era bisogno di stravolgere la base ereditata».
La rinascita in classifica muta il calciomercato del Genoa? «Sì. In entrata e in uscita il mercato non è più un’urgenza assoluta: infatti, Frendrup non sarà ceduto. La prospettiva rossoblù è cambiata anche se ci sono delle necessità cui far fronte come, ad esempio, l’individuazione di un uomo di fascia mancina che possa dare il cambio a Martin e risolvere il problema-Balotelli: non si può pensare di arrivare a maggio continuando a trascinare questa situazione che rischia di esplodere. I tifosi devono sapere se Mario, che non ha alcun problema fisico, seguiterà o meno a essere un giocatore rossoblù. Malinovskyi è pronto a rientrare ad allenarsi con il gruppo, gli mancherà il ritmo partita almeno per un altro mese ma teniamo conto che l’ucraino ha una tipologia di fisico prestativo diverso da tutti gli altri giocatori».
Roma-Genoa di venerdì e poi Genoa-Monza di lunedì: Rino Tommasi lo avrenne definito un calendario “isoscele”. «Ricordo con affetto Rino, ho avuto l’onore di collaborare con lui a metà degli Anni ’80: è stato un vero maestro di giornalismo. Il Grifone di Vieira arriverà allo stadio Olimpico sospinto dalla fiducia che gli ha dato quella che considero la vittoria della svolta stagionale. La squadra deve continuare a insistere su questo percorso di crescita poiché mantenere la porta inviolata cinque volte nelle ultime otto partite di Serie A equivale ad incrementare la possibilità di vincere o, al contrario, abbattere le chance di perdere. La stagione è ancora lunga ma 23 punti in 20 giornate non sono pochi, così come vedere la parte sinistra della classifica a una sola lunghezza. Secondo me, la quota salvezza sarà 36: questo Genoa può superare la soglia ormai psicologica dei 40 punti. Ci metto la firma».
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Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti