GRIFO D’ATTACCO – Late night Genoa

Il Grifone ha superato la crisi invernale con l'eleganza e la classe del proprio allenatore

Vieira Drago Retegui Criscito Gudmundsson Gilardino Perugia Strootman Coda Portanova Sturaro Blessin Labbadia Rovella Shevchenko Nuti Genoa Ballardini 777 Partners Gila
Beppe Nuti, giornalista di Telenord

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

Fiuuu, come nei fumetti. Un bel sospiro di sollievo per il Genoa che esce dalla Unipol Domus con un punto dopo una gara dai due volti. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 380ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Avevamo parlato di partita trappola: il Genoa l’ha scampata. «C’è riuscito perché ha interpretato un secondo tempo da Grifo: possiamo parlare di “Late night Genoa“, alla David Letterman. La partenza in sordina della squadra di Vieira è ormai psicologicamente congenita e prescinde dalle caratteristiche tecniche, dai vari episodi arbitrali e di sfortuna che possono capitare. La scelta tattica iniziale aveva un significato perché il francese non è un allenatore così sprovveduto da rinunciare a Pinamonti e Sabelli, che tutti davano per titolare complice l’accentramento di De Winter: voleva sorprendere il Cagliari con giocatori veloci sapendo che i sardi avrebbero aggredito alto fin dall’inizio. Il Genoa non è riuscito a fare la partita che voleva, salvo riscattarsi con la solita reazione post intervallo. De Winter ha avuto la palla della vittoria, ma è mancato nel colpo di testa che è un suo eccellente fondamentale».

Vieira rimodula il Genoa, ottiene un punto e la classifica sorride. «Mi piacciono gli allenatori che ricercano nell’organico e arrivano a proporre qualcosa di nuovo per stimolare lo spogliatoio. Come ha dimostrato anche a Milano, Vieira non si è limitato alle sostituzioni cosiddette “uomo su uomo” sebbene tre cambi su cinque siano stati forzati da due infortuni (Ekuban e Cornet) e da un’ammonizione di troppo ricevuta da Badelj che rischiava di menomare il centrocampo del Genoa. È chiaro che Norton-Cuffy non è all’altezza di Spence, sebbene il terzino rossoblù abbia quattro anni in meno di maturazione del collega del Tottenham. Non serve, però, prendersela con i giovani, compreso Ekhator: a Jeff è capitata la serata sbagliata, ben inteso come nel primo tempo di Cagliari non fosse da solo ma in buona compagnia».

La teoria dei piccoli passi premia il Genoa. «Il Grifone ha superato la crisi invernale con l’eleganza e la classe del proprio allenatore, sottolineata anche da mister Nicola a fine partita quando ha lodato il suo pacato modo di porsi. A questo punto il Genoa non deve più guardare alla classifica anche perché le inseguitrici tengono un passo tremendamente lento; in Serie A non c’è alcuna differenza – se non per qualche centinaia di migliaia di euro – tra il tredicesimo e l’undecimo piazzamento. Occorre prestare lo sguardo al futuro, come sta facendo mister Vieira, e capire quali sono i calciatori che meritano una riconferma per la prossima stagione. Il tema degli infortuni a ripetizione, però, è importante: Bani, Messias, Ekuban, Vitinha e Badelj si sono fatti male almeno tre volte. Così è difficile trovare la regolarità che è fondamentale per un calciatore».

Secondo set point salvezza sulla racchetta del Genoa contro il Lecce. «All’appello mancano i due punti persi contro l’Empoli: è l’occasione per recuperarli con una vittoria a discapito di un avversario che palesa evidenti limiti tecnici. Il Lecce è il peggior attacco e la terzultima difesa del campionato; contro il Milan hanno interpretato una partita coraggiosa che, però, non è bastata per fare punti. Serve la qualità per fermare certe squadre benché stiano attraversando un momento difficile. Pinamonti dovrebbe tornare a guidare l’attacco che subirà delle variazioni: sulle ali possono tornare Zanoli e Miretti, i due hanno fatto una buona partita a Cagliari. Concludo dicendo che fa piacere constatare la vicinanza della proprietà, in persona di Dan Sucu, che segue la squadra non soltanto al Ferraris, ma anche negli altri stadi italiani».

Clicca qui per leggere il precedente numero

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

Genoa Pianetagenoa1893.net Gilardino Gudmundsson Whatsapp

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.