GRIFO D’ATTACCO – Il nuovo equilibrio di Vieira

Il tecnico francese sta valorizzando una base che già era presente

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Beppe Nuti, giornalista di Telenord

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Tre punti e una vittoria salutare per il Genoa di mister Vieira, giunto al quarto risultato utile consecutivo. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 366ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Il Genoa ha trovato continuità di risultati. «È così: finalmente il Grifone è tornato ad avere una media punti di uno per partita. L’andamento è minimo e si deve migliorare ma ciò dovrebbe garantire una proiezione di salvezza che il club rischiava di smarrire. Mister Vieira ha riproposto Miretti falsa ala (con Messias pronto al rientro da titolare) e Zanoli dalla parte opposta: quest’ultimo ha scatenato effetti più che positivi perché ha fatto malissimo alla difesa dell’Udinese, peraltro priva dell’espulso Touré colpevolmente non rimpiazzato da Runjaic che ha dimostrato di non ragionare da allenatore italiano. Togliere una punta non è una vergogna».

A proposito di tecnici stranieri, come giudica l’avvio di Vieira? «Devo fare una premessa: continuo a non capire i numerosi detrattori di Gilardino che sono spuntati negli ultimi dieci giorni. Costoro continuano a esasperare i paragoni con l’attuale conduzione tecnica mancando di riconoscenza, lo trovo fuori luogo. Il Genoa ha intrapreso un nuovo corso con Vieira il quale va giudicato con oggettività per ciò che propone. Con il suo modo di fare signorilmente bonario ma fermo, l’ex mediano dell’Arsenal ha portato scioltezza in campo e tranquillità nella trasmissione del pallone. Approfittando della buona base che il Genoa già aveva, Vieira ha spostato l’equilibrio un poco più verso la zona offensiva (Zanoli in pressing, l’episodio dell’espulsione non è casuale) pur mantenendo la porta inviolata per la terza volta stagionale, e sempre in trasferta dopo Monza e Parma».

Ci parla di qualche singolo che l’ha particolarmente colpita? «Pinamonti sta gestendo bene il peso dell’eredità di Retegui. Ha segnato cinque gol, tutti quanti di grande peso specifico per il Genoa: le trasformazioni dell’attaccante trentino hanno portato in dote ben dieci punti, sarebbero undici se a tale computo si aggiungesse anche l’assist a Vogliacco contro il Como. Si è visto meno Frendrup, ma c’è una ragione di fondo: il Genoa ha avuto dei picchi di oltre l’80% del possesso palla, l’uomo in più ha influenzato l’inerzia della partita che con grande merito il Grifone non si è fatta sfuggire di mano. Sono felice che Badelj sia diventato il croato con più partite disputate in Serie A: il capitano ha superato Brozovic con 262 gettoni nel nostro campionato. Infine, ho visto Balotelli in grave ritardo di condizione fisica: l’ho trovata visibilmente approsimativa nonostante un mese di allenamenti».

Che tipo di partita sarà Genoa-Torino? «Il Grifo deve solleticare la prima vittoria casalinga ma attenzione al Toro, è una squadra ferita e con la tifoseria in piena contestazione verso la società. A inizio anno i granata nutrivano ambizioni europee ma ora si trovano in una zona bassa della graduatoria. È da valutare lo stato della condizione di Bani, cui si cumula la squalifica di Vasquez: mister Vieira può recuperare De Winter, che in settimana punta al rientro in gruppo, e riproporre la coppia difensiva composta da Vogliacco e Matturro. Il Genoa deve restare con i piedi per terra senza distrarsi dall’obiettivo stagionale che è la salvezza il prima possibile».

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Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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