GRIFO D’ATTACCO – Il Genoa spegne le candeline del Milan

I rossoblù guastano la festa del Diavolo: un super Leali per tenere la porta inviolata

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Beppe Nuti, giornalista di Telenord

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Il Genoa mette le briglie al Milan e gli rovina la festa dei 125 anni dalla fondazione. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 368ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

La striscia d’imbattibilità sale a sei turni: il Genoa si è ricostituito? «Penso sia ancora prematuro per affermarlo con certezza, però i punti conquistati durante questo mini-ciclo parlano chiaro e a favore del Grifone. Ieri sera, la squadra di Vieira ha approfittato dei molti problemi del Milan disputando una partita difensivamente organizzata che le ha consentito di uscire indenne dal Meazza. I rossoblù sono stati superiori rispetto alle scelte di Fonseca, cui è stato costretto a tenere Theo Hernandez in panchina per punizione ma ha scoperto un ottimo terzino come Jimenez il quale ha fatto ammonire l’intera catena destra del Genoa. Fofana e Rejinders stanno giocando sempre e non possono reggere il ritmo delle tre competizioni ravvicinate; infatti, il centrocampo del Genoa è parso più tonico sebbene Badelj agisse troppo basso e Miretti fosse in una posizione di campo che non conosce».

Il Grifone ha rovinato la festa apparente del Milan con il dato degli X-goals pari a 0,01… «Per chi non lo sapesse, tale misura analitica suggerisce la pericolosità che ha una conclusione di trasformarsi in gol: in sostanza, al Genoa servivano cento tiri per superare Maignan che, infatti, è stato spettatore non pagante. Avendo concesso il giusto a una squadra che disputa la Champions Legue, la coperta però è corta in zona offensiva. La squadra di mister Vieira fatica a costruire qualcosa negli ultimi venti metri, ciò è dovuto principalmente all’assenza di qualità: ma questo è un tema ritrito, noto a tutti, che forse neppure i rientri di Malinovskyi e Messias risolveranno del tutto. Sarà dirimente capire le intenzioni del mercato di gennaio: in questo momento, è più sicura la situazione di campo di quella societaria».

Il Genoa si gode un super Leali. «Autore di una grande prova personale, decisivo sull’auto-rimpallo di testa tra Thorsby e Badelj e strepitoso, in quanto ad esplosività nelle gambe e reattività, sulla deviazione di Emerson. Con prestazioni così, premiate anche dalla Lega di Serie A, è sempre più difficile che Gollini torni a essere titolare. Se il Genoa è riuscito a non subire gol per la terza partita consecutiva, parte del merito va riconosciuto a Leali, un portiere silenzioso ma estremamente affidabile. Nel corso di questo filotto di porta inviolata, che ha raggiunto i 272 minuti, il portiere del Genoa è stato agevolato da una fase difensiva ben organizzata e una linea guidata con maestria da Bani e Vasquez: entrambi hanno dato il loro contributo, soprattutto sulle palle inattive».

Prima di Natale c’è il Napoli che con Conte punta a vincere il secondo scudetto in tre anni. «Se esistesse la smorfia del calcio, questa partita sarebbe il jolly per il Genoa. Mi aspetto una grande prestazione con il Napoli e perché no… penso i lettori mi abbiano capito. Il Genoa ha bisogno della prima vittoria casalinga, non solo per il suo pubblico che da maggio non vede i tre punti al Ferraris: serve provare a vincere, tenuto conto dell’alto livello dei partenopei, anche per imprimere una sterzata alla classifica e manlevarsi un poco da una fatica terribile. Il punto del pareggio serve, ma non ti fa scappare. Ci sono molte squadre raccolte in pochi punti, questa è una vecchia caratteristica del nostro campionato. Il Genoa è iscritto alla corsa salvezza e ha le sue carte per riuscire nell’impresa, perché di impresa si tratta vista la delicata situazione societaria, ancora nebulosa dopo l’approvazione del bilancio e il sottoscrittore fantasma».

Buon compleanno, Beppe! Mi raccomando, non fare come il Milan: le candeline stasera spegnile te!

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Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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