GRIFO D’ATTACCO – Il Genoa si butta via, la Serie B non finisce mai

Fiducia per la volata finale, la squadra di mister Gilardino sa gestire la pressione

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Beppe Nuti, giornalista di Telenord

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Da 2-0 a 2-2, in mezz’ora cambia il pomeriggio del Genoa: un punto a Como. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 303ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Il Genoa si è buttato via? «Sì, nel calcio non bisogna mai perdere la concentrazione e la sana determinazione. La squadra di mister Gilardino aveva in pugno la partita e se l’è fatta scappare: forse dopo il gol di Coda – il decimo, per il terzo anno consecutivo va in doppia cifra – ha pensato di aver già vinto ma la Serie B è fatta così, non finisce mai. Ho visto una superiorità rossoblù per due terzi di partita entro i quali c’è stata anche la trasformazione di “calcetto” di Strootman, il migliore in campo; nell’ultimo tratto, invece, il Genoa ha perso connessione tra i reparti, troppi errori tecnici. Resto ampiamente fiducioso per il finale di stagione sebbene oggi il Genoa sarebbe potuto andare a +8 sulla terza ma in meno di dieci minuti si è trovato solo a +4 sul Bari».

Sale la pressione? «É del tutto normale ma la pressione era alta anche in fase di rincorsa e sorpasso al terzo posto, penso che questa squadra sia matura per gestirla: in organico ci sono molti calciatori esperti il cui contributo diventerà ancor più basilare. Tutti vorranno battere il Genoa per conquistare punti salvezza o per i play-off. L’importante è che mister Gilardino tocchi meno tessere del suo mosaico perché ha trovato i giusti equilibri: Salcedo attualmente è più in palla di Aramu, troppo indietro di condizione, e Puscas può dare più sostanza di Ekuban che dopo un infortunio così lungo avrà un rendimento altalenante. É possibile che in futuro sia più coinvolto Jagiello per dare fiato a Frendrup che nell’ultimo mese ha perso brillantezza atletica».

La squadra ha sofferto più a Como che nelle partite precedenti messe assieme. «Gilardino ha spiegato che nei prossimi giorni l’analisi si concentrerà soprattutto su ciò che non ha funzionato nel secondo tempo: appena dopo il raddoppio di Coda c’erano chiari segnali che la partita stesse mutando a favore del Como. Siamo passati dal contropiede del 2-0, con Radu Dragusin capace di accompagnare come un moderno centravanti aggiunto, agli errori di Ilsanker che nella ripresa ha sofferto Cutrone: prima lo ha graziato il Var che ha cancellato un rigore per fuorigioco di rientro dell’attaccante lariano, poi il tecnico l’ha dovuto togliere onde evitare di aggravare la situazione. Vogliacco ha giocato meglio da ammonito, lo reputo insostituibile sebbene mancherà per squalifica contro il Perugia».

Sturaro e Bani, recuperi possibili entro sabato? «Più facile che rientri il difensore dopo l’operazione alla piramide nasale che lo porterà a giocare con un’adeguata maschera protettiva. Sarà fondamentale vincere perché in questo momento della stagione è consentito non più di un passo falso: il Perugia cercherà il pareggio, il Genoa non deve avere paura di niente e di nessuno. Nella sfida mitologica tra Grifoni ci vorrà la spinta del pubblico del Ferraris che, come sappiamo, annovera anche il campione del tennis Tsitsipas, numero tre al mondo».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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