GRIFO D’ATTACCO – Il Genoa guarda tutti dall’alto verso il basso

I rossoblù pongono fine ai (quasi) cent'anni di solitudine dalla vittoria a Pisa

Drago Retegui Criscito Gudmundsson Gilardino Perugia Strootman Coda Portanova Sturaro Blessin Labbadia Rovella Shevchenko Nuti Genoa Ballardini 777 Partners
Beppe Nuti, giornalista di Telenord

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Una perla di Caleb Ekuban regala i tre punti al Genoa che sbanca 1-0 l’Arena Garibaldi-Romeo Anconetani di Pisa: primo posto in classifica ex aequo con l’Ascoli. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 272ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Un Genoa non bello ma solido vince a Pisa. «Innanzitutto è stato toccante il ricordo che le squadre hanno tributato al Capitano, Gianluca Signorini: Pisa-Genoa è la sua partita, come degli altri indimenticati Gigi Simoni e Franco Rotella. Venendo alla nostra consueta analisi, parto da un fatto: il Genoa ha posto fine ai (quasi) cent’anni di solitudine – per citare Gabriel Garcia Marquez – dalla vittoria a Pisa. Era, infatti, dal 1925 che i rossoblù non battevano i pisani a casa loro. Il Grifo si è calato perfettamente nei meccanismi della Serie B con un’ottima media punti già dopo tre partite disputate contro una retrocessa dalla Serie A e due partecipanti agli scorsi play-off, una delle quali finalista. Questa squadra perderà poche volte durante la stagione anche per l’elevata qualità dell’organico».

Qualità e quantità. «É vero, soprattutto a centrocampo. Il Genoa ha due squadre, una buona panchina e una rosa con reparti bilanciati e assortiti: i tifosi hanno poco da temere perché Blessin può far conto su un undici sempre competitivo a prescindere dalle assenze che capiteranno durante la stagione: la B è lunga quanto la Serie A ma è un campionato dove emergono caratteristiche differenti, ad esempio la resistenza atletica, a discapito della godibilità delle partite e della fluidità del gioco. A inizio stagione la praticità e la continuità di risultati prevale sull’estetica: il Genoa deve andare in quota e staccarsi il più possibile dal terzo posto. Registriamo che già dalla terza giornata i rossoblù stanno guardando tutti dall’alto verso il basso ed hanno subito solo un gol a causa di un infortunio del portiere».

Ekuban in copertina con una rete sontuosa. «Sono felicissimo per il ragazzo, che tra l’altro era reduce da un problema al tendine d’Achille: merita di vivere un momento così elettrizzante con la maglia del Genoa dopo le incessanti critiche che nei suoi riguardi non sono equilibrate ma esasperate. Il suo tocco d’interno destro a scavalcare Nicolas è una bellezza da vedere e rivedere. Oltre a Ekuban, migliore in campo, merita un plauso anche la prestazione di Josep Martinez, parso in crescita dal punto di vista della sicurezza negli interventi. Ho apprezzato la concentrazione di Dragusin e Bani, non era facile rileggere rapidamente il Pisa dopo l’infortunio di Torregrossa che ha tolto un punto di riferimento».

Sabato contro il Parma, prima partita a mercato chiuso, scenderanno in campo gli ultimi acquisti? «Blessin farà delle scelte dopo aver visto gli allenamenti della settimana ma penso che li convocherà tutti, anche George Puscas. Tendo ad escludere un impiego di Strootman: a Marsiglia si allenava da solo e ha bisogno di tempo per entrare in condizione, sebbene l’olandese garantisca l’opzione di un passaggio al centrocampo a tre. Contro un Parma che verrà al Ferraris a giocarsi la partita, mia aspetto di vedere la fantasia di Aramu, magari al posto di Portanova che da subentrante può spaccare gli equilibri con le sue qualità travolgenti».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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