GRIFO D’ATTACCO – Genoa, un punto che nasce dallo spirito di squadra

Nonostante i molti infortuni la squadra di Gilardino esce indenne dalla trappola di Cagliari

Drago Retegui Criscito Gudmundsson Gilardino Perugia Strootman Coda Portanova Sturaro Blessin Labbadia Rovella Shevchenko Nuti Genoa Ballardini 777 Partners
Beppe Nuti, giornalista di Telenord

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Dopo la vittoria contro la Spal, il Genoa raccoglie il quarto punto in tre giorni con il pareggio in infrasettimanale a Cagliari. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 298ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Il Grifone esce indenne dalla trappola posta alla Unipol Domus. «É un punto che mi soddisfa, lo sarebbe stato anche a organico pieno. Il Genoa non ha la possibilità di percorrere il turn over con l’infermeria piena: nonostante tale condizione, la squadra di Gilardino ha costruito due palle gol che Puscas e Sabelli non hanno convertito in rete in momenti esiziali. Nel primo tempo il Cagliari ha limitato il Grifone non facendo gioco, cosa che invece ha ricercato dopo l’intervallo con un inizio di ripresa decisamente più arrembante. A differenza dell’andata che fu un monologo genoano, stavolta il pari è il risultato più giusto e penso che accontenti anche Ranieri che resta in zona play-off».

Il forte spirito di squadra precede il gioco? «Sì, senza dubbio, e il merito deve essere tributato a mister Gilardino il quale, superata la difficoltà del subentro da debuttante in una competizione particolare, ha costruito un’identità di spogliatoio che prima mancava e ora si può constatare attraverso l’atteggiamento in campo. C’è equilibrio tattico e, soprattutto, c’è continuità di risultati. Il tecnico ha corretto in tempo la difesa a quattro d’inizio secondo tempo che scopriva eccessivamente il Genoa alle imbucate di Luvumbo, questo è indice di prontezza e di intelligenza. La sterilità offensiva è forse influenzata da un centrocampo con molta corsa e bassa qualità e fantasia, di conseguenza il Grifone non entusiasma: chiunque giochi in attacco riceve pochi palloni. Non dimentichiamo che nel mercato di gennaio il mister chiese un attaccante avente le caratteristiche simili a Pavoletti».

La battaglia per la promozione diretta si fa sempre più interessante. «Il Frosinone prosegue la sua marcia di avvicinamento alla Serie A disputando un campionato a parte e per il Genoa è senza dubbio un bene in vista della partita di ritorno posta alla penultima giornata. La doppia al Ferraris contro Cosenza e Ternana, prima della trasferta di Brescia, dirà molto sul cammino rossoblù: con la primavera alle porte è giusto ragionare sulle proiezioni finali e sulle medie punti delle dirette concorrenti. Il Bari è a un punto di distanza e intravedo bagarre fino alla fine, il pugnace Südtirol di Bisoli continua a stupire e non molla ma in chiave futura presterei molta attenzione al Pisa che è in crescita ed è squadra abituata a disputare i play-off».

Lunedì prossimo, posticipo con il Cosenza. «I punti promozione più pesanti passano da partite come questa che il Genoa è chiamato a vincere. Al momento soltanto il Pisa ha fermato con un pareggio lo straripante cammino casalingo degli uomini di mister Gilardino: l’effetto Ferraris dovrà fare la differenza. Lancerei Salcedo dal primo minuto assieme a Gudmundsson dietro a Puscas, sembrano una buona coppia in attesa del rientro di Aramu; se Bani non riuscirà a recuperare dall’infortunio alla spalla penso che il Grifone giocherà con una linea a quattro con Haps terzino e una mediana a tre con Frendrup, Badelj e Sturaro».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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