GRIFO D’ATTACCO – Genoa sulle gambe, a gennaio servono quattro uomini

A monte di qualsiasi discorso occorre, però, capire chi condurrà le operazioni di mercato

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Beppe Nuti, giornalista di Telenord

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Il Genoa conquista un punto ad Ascoli al termine di una partita tecnicamente brutta che non ha regalato reti ed emozioni. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 288ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Ascoli-Genoa non sarà ricordata per lo spettacolo. «Gilardino ce lo aveva anticipato in conferenza stampa: una partita brutta, sporca e, aggiungo io, anche cattiva. Il Genoa non ha realizzato oltre due tiri in porta, decisamente poco per una squadra costruita per la promozione: la capacità realizzativa è deficitaria e, nei minuti finali del primo tempo, l’errore sottoporta di Coda poteva indirizzare la partita a favore del Grifone. Nella ripresa, invece, un pasticcio difensivo stava per regalare il gol all’Ascoli nella loro unica azione pericolosa. I rossoblù, supportati da parecchie centinaia di tifosi che si sono mobilitati per una trasferta scomoda, possono sorridere per i quattro punti conquistati in pochi giorni».

Vede un Genoa in calo fisico? «Mancano due partite alla sosta di gennaio e a questo punto della stagione la stanchezza incide su ogni organico. Il Grifone, però, è sulle gambe e ha bisogno di un richiamo di preparazione atletica per ridare tono alla squadra: il finale in sofferenza al Del Duca lo attesta in maniera inequivocabile, gli ultimi quaranta giorni hanno ridimensionato il Genoa. Oltre a questo servono forze fresche provenienti dal mercato: io credo quattro calciatori, a cominciare da Mimmo Criscito il quale risolverebbe il vuoto a sinistra. A monte di qualsiasi discorso occorre, però, gettare luce sulle persone che a breve condurranno il mercato rossoblù: dal tecnico ai dirigenti».

La società pare aver confermato mister Gilardino per due altre partite. «Si tratta di una conferma pro tempore che rimanda la decisione definitiva al post Bari: il tecnico farà di tutto per convincere il Genoa a puntare su di lui, mi pare abbia carattere e idee chiare. Se sarà Gilardino a guidare la squadra sino al termine della stagione spero che sia affiancato da un direttore sportivo che viva la quotidianità in piena sintonia con la sua idea di calcio. Da grande ex calciatore ha sicuramente una capacità di valutazione superiore a molti altri colleghi. La società è giunta al redde rationem, la fiducia della piazza è nota ma ora serve intervenire. Non tutto è da rifare ma l’importante è muoversi per tempo con un’idea precisa di mercato».

Le ultime gare dell’anno solare sono contro Frosinone e Bari. «Sono sfide di alta classifica. Sarebbe opportuno chiudere il girone d’andata con almeno un’altra vittoria in modo da non perdere di vista le squadre che precedono il Genoa: lo svantaggio inizia ad essere sostanzioso, ed è persino aumentato rispetto alla Reggina, ma il Grifone è ancora in corsa. Nel girone di ritorno i punti peseranno il doppio e ci vorrà molta personalità per vincere le partite: non trascuriamo il fatto che giocare a Genova è difficilissimo perché la piazza genoana pretende sempre il massimo e la pressione può giocare brutti scherzi sino a rendere i calciatori incapaci di esprimere le proprie abilità».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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