GRIFO D’ATTACCO – Genoa, questa è la Serie B

Pari amaro con il Benevento: Paleari para tutto, manca un rigore su Portanova

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Beppe Nuti, giornalista di Telenord

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Il Genoa impatta sul muro del Benevento issato da Paleari e da un disperato mister Caserta: finisce 0-0 la prima al Ferraris in B. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 271ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Per il Genoa è un’occasione mancata per vincere? «Sì, due punti persi a dispetto di un Benevento che ha difeso con un 5-3-2 di volgare ostruzionismo. Se questo è il calcio che propongono i giovani allenatori… Badando al Genoa, la squadra di Blessin non ha ripetuto la prova di Venezia perché nel primo tempo non ha proposto calcio ed evitato di spingere sulle fasce, peraltro rese ermetiche da Caserta: meglio nella ripresa con Gudmundsson più coinvolto nel gioco. Questa è la Serie B con i suoi pregi e i suoi tanti difetti, tra i quali annovero anche il livello mediocre degli arbitri. Le polemiche non aiutano ma, come ha detto lo stesso Blessin, è giusto reclamare il rigore cancellato dal Var per un’evidente strattonata subita da Portanova: la video-assistenza non può imperversare ribaltando le scelte di campo».

Entriamo nel dettaglio della prova del Genoa. «Premetto che considero Coda il Lukaku della B ma a mio modo di vedere gioca troppo distante dalla porta e non può fare tutto in ogni partita: gol, tenere da solo il reparto e mandare in porta i compagni di squadra come fatto due volte con Portanova. Ciò che mi ha deluso è il centrocampo rossoblù: Frendrup si è limitato al compitino mentre Badelj non era in serata, Jagiello invece ha dato brillantezza al reparto subentrando troppo tardi al pari di Yeboah (rete annullata per fuorigioco, ricordo che in cadetteria non vige la Goal-line Technology). Martinez non ha compiuto interventi di rilievo ma lo svarione di piede è un brutto errore capitato sul suo fondamentale tecnico: per fortuna Viviani ha mancato il bersaglio. Paleari e Gudmundsson migliori in campo in quanto a parate e pericolosità».

Mister Blessin mediterà qualche cambiamento? «Sinora il tecnico vede il 3-5-2 come unica alternativa al 4-2-4 sebbene ci abbia lavorato poco durante gli allenamenti dell’estate a causa della protratta assenza di Ilsanker, soprannominato “il mostro” dall’allenatore, uomo fondamentale in quanto a carisma e duttilità in campo. In ogni caso Blessin può mantenere la difesa a quattro e modificare il centrocampo aggiungendo un uomo, che può essere Jagiello o Portanova, supportando Coda (più libero di predare dentro l’area di rigore) con due giocatori di qualità come Gudmundsson e Aramu, oggi a Genova per le rituali visite mediche e la firma sul contratto».

Testa a Pisa, l’avversario di domenica prossima. «Pisa-Genoa si affronteranno per la prima volta dalla scomparsa di Gigi Simoni, avvenuta nel maggio 2020. Ci tengo a ricordare l’amico e l’allenatore gentiluomo che vinse ben tre volte la Serie B con queste due squadre che aveva nel cuore. L’Arena Garibaldi è uno stadio storico le cui prime manifestazioni sportive risalgono addirittura al 1807: è uno stadio che i genoani ricordano per la vicinanza d’auto, per essere stato campo neutro e il terreno di gioco che nel lontano 1989 ospitò la festa promozione del Grifone di Franco Scoglio (1-0 al Barletta, gol di Eranio) poiché il Luigi Ferraris era un cantiere in vista di Italia ’90».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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