Shock finale per il Genoa, raggiunto sul pari da un’azione rocambolesca della Fiorentina. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 192ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.
Al Franchi è 1-1, protagonisti gli episodi. «Non bisogna farsi condizionare dal risultato, comunque giusto alla luce del primo tempo rossoblù – essenzialmente fatto di contenimento e contropiede – e della ripresa tutta della Fiorentina. Il gol subito in extremis è un brutto segnale, soprattutto per i due punti persi in chiave salvezza: è inutile, però, prendersela con il colpo del knock-out fallito da Destro (merito a Dragowski, bravissimo in uscita) e Maran che nonostante infortuni e problemi vari ha inciso con le sostituzioni meglio di Prandelli».
Un punto rimediato contro Torino, Parma, Udinese e Fiorentina. «É pochissimo, sì, ma teniamo conto che il Genoa ha perso tre punti con due lanci di monetina: il fuorigioco di Scamacca a Udine e il gol di Milenkovic a Firenze. La paura fa novant…otto, mi viene da dire. Sono situazioni avverse, come il crack di Zapata “caudillo” della retroguardia che avrebbe fatto comodo nei minuti di recupero, che prima o poi gireranno a favore. L’importante è mantenere equilibrio nelle analisi e freddezza nelle scelte dirigenziali e non addossare colpe ulteriori a mister Maran, il quale ha preparato la partita nel modo più opportuno».
Dopo dieci giornate di campionato, come delinea la corsa salvezza? «Il Crotone sembra la prima candidata a retrocedere: fatico, tuttavia, a individuarne altre due poiché Spezia e Benevento (avversarie che il Genoa ha ogni mezzo per battere) sono partite meglio di altri club di tradizione. La stagione è ancora lunga, servirà qualcosa di più di quaranta punti per stare sereni, e pur intravedendo il rischio di uno scalpo eccellente già da adesso dico che il Grifone è padrone del proprio destino. I rossoblù devono incamerare punti e fiducia entro Natale».
Il Genoa riceverà la Juventus, reduce dalla trasferta europea di Barcellona. «Il Grifo farebbe bene a ricercare lo stesso coraggio di vincere che si è visto nel finale di gara di Firenze. Mister Maran, però, è a corto di difensori, nonostante una rosa lunghissima: insisterei con il 4-4-2, magari potenziandolo in attacco con Pjaca, al posto di Shomurodov, che se sta bene è un calciatore di alto profilo».
Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti
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