GRIFO D’ATTACCO – Genoa, fino all’ultimo respiro

A quattro giornate dal termine conta anche l'abitudine del singolo a disputare certe gare "sporche" di tensione

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Beppe Nuti, giornalista di Telenord

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Il gol in extremis di Milan Badelj rilancia le ambizioni salvezza del Genoa, di nuovo a -3 dal Cagliari. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 262ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Stavolta, mi permetta, cito io un film: “Tu non ti arrendi mai, eh?”, “Solo quando ci sono proprio obbligata”. «É la bellissima battuta di Barbra Streisand, che ieri ha festeggiato ottant’anni, a Robert Redford in “Come eravamo”: peraltro sullo sfondo si vede un ombrellone rossoblù. É proprio così, non arrendersi mai, fino all’ultimo respiro. Nel primo tempo si è rivisto il Genoa di mister Blessin, aggressivo nella riconquista della palla, difensivamente organizzato in un 4-5-1- mascherato (la soluzione più intelligente non avendo attaccanti) per non concedere nulla al Cagliari che, infatti, è uscito soltanto nella ripresa. Il gol di Badelj, il miglior recuperatore di palloni della Serie A, ha scatenato un boato della Nord che mi ha ricordato il diagonale di Criscito contro la Lazio: senza la rete del croato le speranze si sarebbero azzerate».

Invece il campionato del Genoa prosegue. «Dobbiamo attribuire gran parte del merito a Blessin che sta tenendo in piedi una squadra imperfetta, con evidenti lacune e calciatori fuori posizione, come ad esempio Frendrup terzino in luogo di Hefti, Portanova sulla fascia o Ekuban unica punta. Nel secondo tempo il tecnico ha rimediato agli errori inserendo Destro e Yeboah, determinante nell’assist a Badelj. Finalmente il centrocampo genoano ha dato un contributo realizzativo che nell’arco di una stagione è sempre determinante, come un tempo lo erano le reti di Manera e Rizzo. Non mi è piaciuto, invece, l’atteggiamento di Mazzarri su un presunto fallo da rigore di Ostigard su Keita quando, invece, il norvegese anticipa l’attaccante italobrasiliano in maniera limpida: avendo una rosa qualitativamente superiore alla posizione in clssifica i sardi non dovrebbero cadere nelle consuete polemiche arbitrali».

Che cosa potranno dire i prossimi incroci salvezza? «Ci sono ancora molti bivi da attraversare ma credo che la soglia della tranquillità vacilli tra i 30-31 punti. Salernitana e Genoa hanno ritrovato entusiasmo in campo e fuori e, pur avendo meno punti di Samp e Cagliari, sembrano avere maggiore convinzione nella salvezza. Il Grifone ha il calendario peggiore ma i risultati di ieri vanno nella sua direzione perché il Napoli non ha più pretese scudetto e la Juventus non avrà problemi a entrare in Champions League: tuttavia, resta il fatto che entrambe non faranno regali. Come si suol dire, il Genoa è artefice del proprio destino e deve continuare a percorrere la scia della positività generata dal gol di Badelj».

Sabato prossimo è Derby. «La stracittadina deciderà la volata, ora viene il difficile perché a quattro giornate dal termine non c’è più margine d’errore: le energie fisiche sono poche, conta la riserva mentale di ciascuna squadra e l’abitudine del singolo a disputare certe gare “sporche” di tensione nelle quali la palla pesa il doppio. Servirà un Genoa senza paura che sarà spinto dal proprio pubblico, emozionante contro il Cagliari».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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