GRIFO D’ATTACCO – Genoa, che rimonta: Ballardini lavori sull’approccio alla partita

Troppi gol subiti nel primo quarto d'ora. Destro professionista esemplare

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Il giornalista Beppe Nuti, voce e volto storico delle emittenti radio-tv genovesi

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Il Genoa vince in Sardegna con una rimonta messa a segno nel secondo tempo: finisce 3-2. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 226ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Tre punti in venti minuti: Genoa ciclonico nel secondo tempo. «Avevamo detto che il campionato del Grifone sarebbe iniziato a Cagliari, così è stato per due ragioni primarie: il calendario inizialmente proibitivo e il calciomercato che ha ritardato il lavoro di amalgama della rosa. Inter e Napoli sono avversarie fuori portata per il Genoa che, invece, ha vinto a Cagliari contro una concorrente di simile lignaggio. Sottolineo come Ballardini abbia dato scacco a Semplici (entrambi avevano defezioni pesanti) confermando, da un lato, il suo straordinario ruolino di marcia in Sardegna e, dall’altro, attraverso le sostituzioni, la capacità di marcare la differenza contro avversari della parte destra della classifica. Il mister ha trovato linfa dagli ultimi arrivati: Touré è un recuperatore di palloni che diventerà presto un perno del centrocampo rossoblù, Fares una freccia autore di due gol all’esordio come a nessun genoano è mai riuscito nell’era dei tre punti».

Primi cinquanta minuti, invece, gravemente deficitari: Genoa in svantaggio nel punteggio e nell’atteggiamento. «La costante è proprio l’approccio abulico, quasi come se fosse più salutare subire un gol anziché realizzarlo, e l’evidente vulnerabilità nel primo quarto d’ora che rischia di rovinare il resto della partita. Biraschi alterna talune buone prestazioni, come contro il Napoli, a gare fallose che tolgono sicurezza sul suo impiego da centrale: meglio il subentro di Vanheusden che mi aspettavo titolare. Cambiaso è impressionante per qualità al cross – due assist splendidi – e la capacità di giocare con disinvoltura sulle fasce: è stato fortunato in occasione del retropassaggio, Joao Pedro ha graziato Sirigu. Infine Destro, autore di un gol di testa da attaccante di razza pura, è un professionista esemplare: due settimane fa era fuori rosa e quasi dello Spezia, ora è decisivo per scatenare la rimonta del Genoa. Farà grandi cose assieme a Caicedo».

Il Grifone ha margini di miglioramento? «Ne sono certo. La squadra ha buoni mezzi fisici e qualitativi per confermare l’undicesimo posto dell’anno scorso togliendosi delle soddisfazioni nell’arco della stagione. Il potenziale è insito nell’imparare a non subire più di tanto le sfuriate iniziali degli avversari, correggere i difetti sulle palle inattive (incassata la terza rete in tre partite), integrare Caicedo nei meccanismi d’attacco e recuperare atleticamente Maksimovic affinché guidi la difesa: inoltre i giovani come Kallon, che non ha chiuso la partita sul 4-2 e rischiato di cadere nella seconda ammonizione, possono dare qualcosa se lavorano sulla mentalità e sulla concentrazione. Ballardini deve avere il tempo e la fiducia da parte di tutti per ricostruire la spina dorsale del Genoa e trovare un undici di riferimento».

Sabato pomeriggio, ore 15, sfida al Ferraris contro la Fiorentina. «La Viola di mister Italiano è una delle candidate per stupire la Serie A trascinata dai gol di Dusan Vlahovic, attaccante di spessore mondiale. Il risultato può anche diventare relativo se il Genoa confermerà l’andamento di crescita che si intravide già prima della sosta delle Nazionali: i rossoblù metteranno in campo una grande prestazione. Se la lombosciatalgia bloccherà ancora Badelj, mister Ballardini confermerà Rovella come metodista davanti alla difesa poiché nel secondo tempo di Cagliari è stato padrone del centrocampo».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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