GRIFO D’ATTACCO – Genoa, all’inferno e ritorno

I tifosi devono avere pazienza e fiducia nel lavoro di mister Nicola

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Il giornalista Beppe Nuti, voce e volto storico delle emittenti radio-tv genovesi

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Un Genoa da rimonta strappa un punto al Rigamonti dopo che il Brescia era scappato avanti di due gol. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 167ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Il Genoa ha lanciato segnali di miglioramento. «É vero, ma solo nel secondo tempo. Il Grifone ha commesso dei brutti errori di reparto in occasione dei gol del Brescia (tutti con la difesa schierata), corretti in una ripresa coraggiosa e in lento crescendo. Cito la pellicola americana “All’inferno e ritorno”, del 1955: il Genoa se l’è vista brutta ma ha evitato una sconfitta dolorosissima».

Il Popolo genoano, però, si aspettava la vittoria. «Li capisco, in un altro momento della stagione il Genoa avrebbe vinto. Ne sono certo. I tifosi devono capire che è lo scotto di questo mini torneo, dove l’inerzia è cambiata: oggi è centrale la lucidità psicofisica nei novanta minuti e il pronto recupero dell’autostima di alcuni calciatori. Serve pazienza, fiducia in Nicola e nei suoi uomini e un pizzico di positività che non fa mai male».

Bonus e malus del Genoa di ieri. «Nicola deve rivedere la fase difensiva, sei gol in due partite sono troppi ma alcuni errori di concetto spariranno con una condizione più brillante. Di buono ci sono i rigori, sintomo di occupazione dell’area avversaria e voglia di fare gol, e le cinque sostituzioni del tecnico che hanno avuto un discreto impatto sulla partita».

Martedì sera sarà la volta della Juventus. «Entrambe le squadre dovranno preparare la partita in due allenamenti. La panchina lunga, in queste circostanze, è un indubbio vantaggio. Il Genoa ci proverà, com’è giusto che sia, ma le sfide con Juventus e Napoli sono costellate da un elevato rischio di espulsioni e infortuni che potrebbe causare ulteriori nel prosieguo del campionato. Credo che la possibilità di fare punti sia altrove».

Alessandro Legnazzi | Beppe Nuti

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