GRIFO D’ATTACCO – Criscito è la scossa del Genoa, Kallon la rivelazione

Sirigu ancora decisivo con due parate strepitose, i rossoblù sono in buone mani

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Beppe Nuti, giornalista di Telenord

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Il Genoa strappa un punto contro il Bologna: decisivi i gol di Destro e Criscito e le parate nel secondo tempo di Sirigu. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 228ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Qual è la sua analisi del 2-2 emerso dai novantasei minuti del Dall’Ara? «Il Genoa ha interpretato la prima mezz’ora con l’atteggiamento giusto accorciando costantemente il Bologna con tanta pressione: peccato non abbia capitalizzato con un gol. Nella ripresa, invece, ho apprezzato la voglia di reagire ai due vantaggi degli avversari: in quei frangenti è uscita la forza del gruppo genoano e la personalità di taluni uomini come Criscito, inizio di stagione strepitoso, e Sirigu. Dopo la prima rete in Serie A dello scozzese Hickey, il capitano ha dato la scossa propiziando il gol di testa di Destro con la palla borseggiata a Orsolini e, non di meno, ha scagliato in rete un rigore pesantissimo, a differenza del “contentino” donato al 98′ contro la Fiorentina; Sirigu, invece, ha salvato il pareggio con due parate strepitose su De Silvestri e Soriano allo scadere. Il Genoa è in buone mani».

In settimana la critica ha sferzato duramente su Ballardini: secondo lei il mister ne ha risentito? «Mi sembra nervoso e con il volto tirato, sente la responsabilità e la delicatezza del momento. Certe critiche prive di fondamento calcistico destabilizzano anche un uomo mite come lui. Sta di fatto, però, che il mister, alla 250ª panchina in Serie A, non sbaglia un colpo contro le concorrenti dirette: nove vittorie, cinque pareggi dal suo ritorno. Il Genoa ha raccolto punti dov’era necessario farlo, in trasferta a Cagliari e a Bologna, a dimostrazione dell’equilibrio che regna nella parte destra della classifica. Il gioco rossoblù latita ma non dimentichiamo che Ballardini ha subito obtorto collo un mercato convulso e raffazzonato, con giocatori arrivati all’ultimo momento taluni dei quali fuori forma e senza ritmo partita: l’esempio è la crescita di Maksimovic che dopo Vlahovic ha fermato anche Arnautovic concedendogli solo palle inattive».

Si è rivelato Kallon? «Sul ragazzo classe 2001 della Sierra Leone voglio spendere alcune parole giacché è stato tra i migliori in campo a Bologna. É dotato di fisico, velocità, sprint e scatto in profondità, inoltre salta l’uomo come nessuno sa fare nel Genoa. Kallon ha ampi margini di miglioramento, gioca ancora con il pallone e tende a dialogare poco con la squadra ma Ballardini ha una freccia nel proprio arco. Nel 4-2-3-1 la fascia destra con Yayah all’ala e Cambiaso terzino, peraltro entrambi orgoglio del settore giovanile, può essere un valore aggiunto per il Grifone; sulla mancina presumo che la coppia più affidabile sia formata da Criscito e da Fares».

Che cosa sarà Genoa-Hellas Verona? «Una partita importante, probabilmente già un crocevia della stagione sebbene essa sia soltanto la sesta di campionato. Il Genoa è chiamato a fare risultato per più ragioni: deve confermare i piccoli progressi di Bologna, cercare di subire meno gol (sempre due a partita se escludiamo il 4-0 contro l’Inter) e fare in modo che il Ferraris torni a fare la differenza. Felipe Caicedo recupererà gradualmente dopo l’infortunio al flessore, la cui entità non è stata chiarita con il generico termine “fastidio” muscolare : l’attaccante ecuadoriano sarà convocato ma mi aspetto di vederlo a regime contro la Salernita, prima della sosta».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

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