GRIFO D’ATTACCO – Coda può essere l’acquisto di gennaio del Genoa

Martinez sta convincendo gli scettici con parate dall'alto coefficiente di difficoltà

Drago Retegui Criscito Gudmundsson Gilardino Perugia Strootman Coda Portanova Sturaro Blessin Labbadia Rovella Shevchenko Nuti Genoa Ballardini 777 Partners
Beppe Nuti, giornalista di Telenord

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.

La zampata di Massimo Coda regala tre punti al Genoa di Gilardino che aggancia il secondo posto in classifica. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, giornalista di Telenord, nella 291ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Lo aveva detto: servirà molta pazienza. «Sono molto soddisfatto dal Genoa perché ha dimostrato di avere carattere contro un avversario tenace la cui classifica non rispecchia il suo reale spessore che certamente è all’altezza della Serie B. La partita è stata brutta, in modo particolare a inizio ripresa, ma con simili prestazioni si vincono i campionati: il Grifo ha avuto il merito di crederci e piazzare la giocata di squadra decisiva a pochi minuti dal termine: lancio dolce di Dragusin, torre di Yalcin per Coda che Bani lascia libero di agire a pochi passi da Joronen. Il campionato di “clausura”, così come lo chiamavano in Argentina, è iniziato nel modo migliore».

É tornato Coda? «Ingmar Bergman diresse “Il settimo sigillo”, quello messo a segno dal bomber rossoblù che si scrolla di torno voci di mercato e presunti musi lunghi. Un Coda nuovo, rigenerato sotto l’aspetto psico-fisico, può essere l’acquisto di gennaio del Genoa: un goleador del suo calibro, capace di realizzare 108 reti in B, darà la spinta al reparto d’attacco che fatica a tenere alta la produttività offensiva anche per via di taluni rendimenti individuali non così impeccabili. In compenso il Grifo può vantare una spiccata solidità con Gilardino, serve questo per tornare in Serie A: un gol subito in cinque partite, peraltro da Cheddira del Bari (rispettivamente capocannoniere e miglior attacco del torneo). La struttura del Genoa è disomogenea perché costruita con buonissime individualità ma senza uniformità tattica: per questo faticherà a fare una goleada».

Il Genoa concede anche pochi conclusioni: e Martinez ringrazia… «Lo spagnolo sta convincendo gli scettici con parate dall’alto coefficiente di difficoltà. Ieri la sua presenza tra i pali ha sorpreso ma le scelte tecniche sono insindacabili: il mister opta per il bene del Genoa, senza alcuna dietrologia societaria. In questo momento Semper è l’alternativa di valore che può essere d’aiuto nel contesto di una stagione ancora lunga. Spesso diciamo che il calcio è cambiato: ebbene, con esso è evoluta anche la figura del numero dodici la quale non è più concepita attraverso lo stereotipo di un tempo del giocatore quasi mai impiegato ma si è trasformata in una risorsa per la squadra».

Sabato trasferta a Benevento. «É un campo difficile, dove il Genoa dovrà soffrire come in ogni partita perché è il campionato di Serie B a insegnarcelo. I giallorossi di mister Fabio Cannavaro – dopo Grosso, nuova sfida tra Campioni del Mondo – vorranno battere il Grifone così come le altre diciotto partecipanti vogliono il suo scalpo di prestigio: spinta dal pubblico del Vigorito, la Strega cercherà di aprirsi un poco di più rispetto alle squadre che, invece, prevalentemente si chiudono al Ferraris. Vogliacco giocherà al posto dello squalificato Bani, l’ex di turno merita una chiamata da titolare; spazio dal primo minuto anche per Coda».

Alessandro Legnazzi e Beppe Nuti

Clicca qui per leggere il precedente numero del Grifo D’Attacco

Accetta i marketing-cookies per visualizzare questo contenuto.