Il Genoa sogna il colpaccio contro il Napoli ma l’autorete di Biraschi condanna la squadra di Juric. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 103ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.
Genoa-Napoli era da sospendere definitivamente? «Sì e in più mi chiedo per quale motivo l’arbitro Abisso, nomen omen, non abbia proceduto ad accertare la tenuta del campo assieme ai capitani. Il terreno sotto i distinti era ingiocabile. Nell’acquitrino del Ferraris è emersa la fisicità del Napoli. Peccato perché lo spettacolo è stato rovinato da una ferrea volontà di proseguire a giocare. Inoltre aggiungo che nel 2-1 del Napoli c’è una spinta su Biraschi: su un campo così scivoloso l’equilibrio è precario».
Venendo alla partita, che cosa salva e che cosa boccia? «Ancora una volta non mi sono piaciuti i cambi di Juric. Il problema, come detto più volte, è a monte: il Genoa è stato costruito male tra difesa e centrocampo. Solo l’attacco è migliorato. Omeonga non ha fatto bene in copertura, soprattutto in occasione del pareggio di Ruiz. Il Grifo non ha giocato nel secondo tempo perché aveva un’arma sola, il contropiede, inibita dalla pioggia».
Preziosi salva Juric. Andava esonerato? «No, la conferma di Preziosi è logica, per fortuna: non so quanti allenatori sarebbero subentrati con una partita imminente così importante. Avanti con Juric che poteva raccogliere qualcosa in più in queste cinque partite, penso all’Udinese ma anche al Milan. Il momento impone di guardarsi alle spalle».
Il derby, allora, sarà decisivo per il croato? «Evidentemente sì. Sarà un match delicato, con parecchia tensione in campo perché entrambe le squadre non vincono da troppo tempo. Il derby è lo spartiacque del futuro rossoblù, il Genoa ha dilapidato una fortuna accumulata in classifica nelle prime sette partite».
Beppe Nuti | Alessandro Legnazzi
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