GRIFO D’ATTACCO – Genoa, tre punti d’oro. A Reggio con gli stessi undici

Pianetagenoa1893.net incontra il direttore Beppe Nuti

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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Buona la prima. Il Genoa non stecca il debutto in Serie A e conquista i primi tre punti della stagione. La vittoria in campionato mancava addirittura dal 23 aprile scorso, 3-1 all’Hellas Verona. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 92ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Come spiega il doppio e differente Genoa visto tra primo e secondo tempo? «Innanzitutti Ballardini ha ottenuto le risposte che cercava da Marchetti, dalla difesa e dall’attacco. Nei primi 45′ ho visto il vero Grifone, operoso e generoso, che ha corso tanto ed è scappato verso il doppio vantaggio con Piatek e Kouamé: lo ripeto, l’attacco rossoblù ha un potenziale da venticinque gol. Nella ripresa c’è stato un normale calo fisico – il Genoa è al 70% della condizione – e una crescita dell’Empoli che doveva necessariamente cercare il pari».

Quarantatré minuti di silenzio per le vittime di Ponte Morandi… poi il boato di tutto lo stadio. «Da brividi, una cosa unica. Faccio i complimenti ai genoani ma anche agli empolesi presenti al Ferraris. I genovesi hanno un cuore immenso, ieri è uscito tutto l’orgoglio di una città ferita per l’ennesima volta. Dall’alluvione del ’70, dove anch’io ero per le strade a spalare fango, a quella del 2011, fino ai fatti più recenti della Torre Piloti e di Ponte Morandi. Il crollo del ponte ha unito Genova nell’animo».

Tornando al pallone, quando Sandro sarà a pieno regime Ballardini passerà al 3-5-2? «Ballardini ha in mente quel modulo ma tutto dipenderà dall’avversario. Le alternative non gli mancheranno perché ha giocatori come Romulo, Bessa, Medeiros, Criscito che gli possono dare più opzioni (3-4-1-2, 3-5-2). La difesa a tre non la toccherà mai: di volta in volta il tecnico di Ravenna dovrà decidere se giocare con un attaccante o con un centrocampista in più».

La nuova mentalità impone di andare a Reggio Emilia per vincere? «Sì, ed essere propositivi anche in trasferta. I tre punti con l’Empoli valgono oro: vedrete che la squadra di Andreazzoli darà filo da torcere a chiunque. A Reggio Emilia il Genoa deve far fruttare ciò che ha raccolto ieri sera. Ballardini ha dato un segnale positivo: la squadra può giocare all’attacco e vincere. Se tutti staranno bene, non cambierei l’undici titolare, avanti con gli stessi. Non forzerei il rientro di Favilli e Sandro, c’è tempo per vederli».

Beppe Nuti | Alessandro Legnazzi

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