GRIFO D’ATTACCO – Genoa, bagno di umiltà per ripartire più forte

Pianetagenoa1893.net incontra il direttore Beppe Nuti

Genoa Lapadula Piatek Sandro Juric

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Una brusca frenata per il Genoa. La squadra di Ballardini cade a Reggio Emilia contro il Sassuolo: 5-3 il punteggio finale, 4-1 all’intervallo dopo il vantaggio di Piatek. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 93ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.

Ci vorrebbe Freud per spiegare il primo tempo del Genoa? «Non è il caso di fare processi ma è opportuno considerare la sconfitta in quanto tale. Il primo tempo del Genoa è da pura psicanalisi: avanti di un gol, rimontato di quattro. La squadra di Ballardini doveva puntare sulla qualità delle ripartenze dopo l’1-0 di Piatek. Non mi ha convinto il 3-4-1-2, il Grifone ha sofferto troppo sulle fasce; probabilmente era necessario un centrocampista in più. Al di là di ogni considerazione tattica, è inaccettabile subire due gol da fallo laterale».

Dopo aver salvato il Genoa con un grande intervento contro l’Empoli, Marchetti sale sul banco degli imputati. «Gli errori del portiere ha fatto perdere certezze e convinzione alla squadra. É come se il Genoa si fosse spento: da quel momento solo Sassuolo in campo (una squadra al pari del Grifone, giova ricordarlo). E Marchetti non è l’unico colpevole, parlo globalmente della squadra. Dispiace aver sprecato un’altra buona occasione per fare punti: in carriera raramente mi è capitato di vedere perdere la squadra che in trasferta realizza tre gol. Ci devono spiegare cos’è successo in quei tredici minuti di follia».

Note liete, quindi, solo dall’attacco? «É evidente, gli altri sono tutti rimandati a Bologna. Pandev è un esempio, lo diciamo da tempo: il gol sbagliato dopo l’1-1 di Boateng poteva cambiare la partita. Nessuno, però, lo può sapere. Kris Piatek ogni pallone che tocca fa gol: questi momenti sono da massimizzare in termini di profitto. Non mi è dispiaciuto l’ingresso in campo di Andrea Favilli, si vede che gli manca della condizione atletica dopo l’infortunio».

Il Bologna, ma dopo la sosta Nazionali. «Non se questa pausa capiti al momento giusto… In ogni caso, spero che nella prossima partita del Ferraris i giocatori mettano in campo quella rabbia (per non dire altro…) accumulata domenica sera. A Reggio Emilia abbiamo visto il peggior Genoa dell’era Ballardini. Serve un bagno d’umiltà da parte di tutti per ripartire più forte».

Beppe Nuti | Alessandro Legnazzi

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