Il Genoa di Ballardini non stecca alla prima ed elimina il Lecce dalla Coppa Italia con un perentorio 4-0. Piatek-show al Ferraris: il polacco ha messo in rete quattro palloni in poco più di mezz’ora. I Grifone ha un vero n.9 su cui contare. Parleremo del momento rossoblù con Beppe Nuti, direttore artistico e responsabile dello sport di Antennablu, nella 91ª puntata della rubrica di Pianetagenoa1893.net “Grifo d’Attacco”.
Un’analisi a volo di grifone sulla partita di ieri sera. «Riprendo da dove ci eravamo lasciati: è essenziale avere un attacco prolifico. Sono contento per questo inizio positivo per il Genoa; a dicembre ci sarà il derby ligure con la Virtus Entella. Vincere non è mai facile e nella storia del Grifo il percorso in Coppa Italia non è mai stato semplice. Contro il Lecce ho visto il Genoa che piace a chiunque, una squadra d’attacco ma che non perde l’equilibrio. Bene Romulo, un jolly che tutti vorrebbero avere in squadra, e mi è piaciuto molto l’ingresso di Mazzitelli».
Piatek ha delle analogie con Pruzzo? «Andiamoci piano perché “O Rey di Crocefieschi” era alto 1.78 ma nonostante questo è stato uno dei più grandi colpitori di testa. Era una furia in area sui cross di Basilico e Iachini. Piatek è un polacco che ha voglia di realizzarsi: non è mai facile fare quattro gol a una squadra italiana in una partita con qualcosa in palio. Il reparto offensivo del Genoa, con Favilli, Pandev e Kouamé, può garantire almeno 25 gol in un anno».
Mimmo Criscito, la prima da capitano dopo il ritorno. Quali sono state le sue impressioni? «Ha recuperato velocemente dall’infortunio al piede. Ha dimostrato, inoltre, la voglia di lavorare e accorciare i tempi per il bene del Genoa. Criscito è intelligente e duttile, può giocare difensore o centrocampista avanzato: non mi dispiacerebbe vederlo al posto di Laxalt. In questo caso diventa imprescindibile non perdere Zukanovic negli ultimi giorni di mercato».
Domenica inizia il campionato: esordio al Meazza con il Milan. «La partita con il Lecce ha dimostrato che la squadra è al 70%, circa, della forma. Manca ancora qualcosa dal mercato, penso a un vice Biraschi e un vice Sandro, ma la squadra ormai è questa: spero solo che il Genoa non perda Spolli. A Milano, quindi, senza paura contro un club tornato grande anche a livello dirigenziale. Mi fido di questo Grifo, farà pochissime figure durante l’anno».
Beppe Nuti | Alessandro Legnazzi
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