Grande è la confusione sotto il cielo Genoa, ma (purtroppo) la situazione non è eccellente

La tesi giusta è che qualunque risultato coglierà il Grifone con Milan, Benevento, Spezia e Lazio sarà ottenuto sempre per caso

Sirianni Preziosi
Vittorio Sirianni

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Tutti fanno finta che il calcio sia una scienza (accade anche in politica), ma in verità nessuno ha mai ammesso di aver vinto o perso per caso, il che accade più frequentemente di quanto si pensi.

Ecco: il Genoa (come la politica) a volte vince (poco), a volte perde (molto), a volte gioca bene (poco) a volte gioca male (molto9, ma sempre per caso. I risultati del Genoa non offrono mai la possibilità di un giudizio preciso: ha perso per questo, ha vinto per questo motivo. No, il suo metro è il caso. Per cui si dovrà andare avanti così perché quando non si ha la percezione esatta, precisa perché sia successa quella tale cosa, è impossibile trovare il rimedio giusto.

Il Grifo ha perso perché Maran ha sbagliato i cambi? Mah! Ha perso perché Scamacca non segna più? Mah! Ha perso perché si è stanchi? Mah! Ha perso perché la juve è la Juve? Mah! Ha perso perché deve cambiare allenatore? Mah! Morale: il Genoa ha perso per caso. Ribadiamo, nessuno ci pensa, ma molte cose capitano per caso. E nessuno si sorprende. E’ la vita.

E il Grifo fa parte della nostra vita. Purtroppo (questa ovviamente è una sensazione) il club rossoblù andrà avanti su questa direttrice, tutto quello che farà nel bene e nel male, sarà sicuramente per caso.

Ma ora torniamo con i piedi a terra: Maran via? Potrebbe. Ma i 7/8 allenatori che lo hanno preceduto hanno lavorato meglio di lui? E ancora: è colpa dei giocatori? Ma quali giocatori? A parte il complessivo valore tecnico non eccezionale di tutti quanti, quasi tutti, dopo la bufera del Covid, che li ha massacrati sono o infortunati, o feriti, o operati, e fermi per ragioni muscolari, strappi e stiramenti. Ditemi un giocatore che non si sia fermato per una qualsiasi ragione. Cosa deve fare il povero Maran o chi dovesse venire al suo posto?

Il calendario oltretutto, non è tanto facile. Ora si dovranno affrontare tre gare prima del Santo Natale davvero niente male: Milan (in casa), Benevento (trasferta), Spezia (trasferta). Dopo la sosta per le feste, ci sarà la Lazio al Ferraris. E per favore, non si facciano previsioni su quanti punti si potrebbero fare per avanzare in classifica.

Ormai anche le cosidette “piccole” fanno gioco e vincono (vedi il Crotone) per cui ogni partita ha le sue difficoltà e, finora, il Grifo non ha dimostrato di essere almeno al di sopra delle squadre “piccole”.

Come sempre si attende gennaio con il mercato: ma anche su questo versante non si dimentichi che Preziosi ha già acquistato (si fa per dire) in estate circa una decina di giocatori nuovi. Chi potrà ancora prendere per rafforzare la squadra?

Ci fa piacere sentire da Maran che i suoi ragazzi hanno fatto bene e vanno elogiati. Pensiamo che sia giusto e psicologicamente positivi elogiarli per la voglia che mettono in campo: la sensazione però (e vorremmo sbagliare) è che con questa voglia, sia pur generosa, si sta rimanendo da tempo a sei punti in classifica.

Credetemi, torniamo all’inizio: la tesi giusta è che qualunque risultato coglierà il Grifone con le prossime quattro avversarie, sarà ottenuto sempre per caso.

Vittorio Sirianni

Ps. Parlando di Caso non ci riferivamo all’attaccante Giuseppe Caso, acquistato dall’Arezzo, sceso in campo contro la Juventus.

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