Gli Invincibili, 12 novembre 1922: il Genoa rifila una manita alla Rivarolese

Vittoria per 5-1 degli uomini di Garbutt


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IL RESOCONTO DI GENOA-RIVAROLESE

Basta un quarto d’ora di gioco al Genoa per annientare la Rivarolese
Genova, 12 novembre 1922
La Rivarolese che meno di un mese fa aveva meritatamente prevalso per 2-0 al “Torbella” sulla Juventus e aveva sommato nelle altre tre giornate di campionato altrettanti punti (pareggio casalingo all’esordio contro lo Spezia e vittoria esterna per 2-1 contro l’Esperia Como, a cui aveva fatto seguito la sconfitta interna per 0-2 contro il Legnano), oggi è stata travolta sul “Campo del Genoa” dai padroni di casa, che, quando non era ancora scoccato il quarto d’ora del primo tempo, si sono trovati in vantaggio di tre reti a zero, potendo così nel resto dell’incontro gestire a loro piacimento la contesa contro i malcapitati rossoneri della Val Polcevera, che si sono meglio disposti in campo dopo che alla metà del primo tempo il loro miglior calciatore, Bottino, si era spostato nel ruolo di centromediano al posto dell’ex genoano Mario Barabino, passato a occupare il ruolo lasciato scoperto di mediano sinistro. La squadra di Rivarolo Ligure, comune alla periferia occidentale di Genova, è rimasta frastornata dalla «partenza in quarta» del Genoa, che non ha minimamente risentito dell’assenza di un giocatore per reparto (il terzino destro Daniele «Ninì» Moruzzi, il centromediano Luigi «Luigin» Burlando e l’ala destra Ettore Neri sostituiti da Antonio «Delfo» Bellini, Mario Costella e Augusto Bergamino I, che ha lasciato a Edoardo «Dino» Mariani il posto da lui in genere occupato sulla fascia opposta – quella sinistra –
dell’attacco), e ha avuto la fortuna di avere un portiere – Carlo Lucchini – in giornata di vena (nonostante l’incertezza sulla quinta e ultima rete genoana, l’unica subita nella ripresa, ad opera di Edoardo Catto), che con i suoi interventi ha limitato il passivo. Agli ospiti, che, nonostante l’ottima partenza in campionato, hanno come unico obiettivo quello di evitare la retrocessione, va riconosciuto il duplice merito di non essersi demoralizzati dopo aver incassato prima della mezz’ora di gioco la quarta rete e di aver giocato, complice un certo rilassamento da parte dei loro avversari, da quel momento alla pari con essi, costruendo alcune occasione da rete, una delle quali a metà della ripresa è stata concretizzata da Pienovi II. Per quanto riguarda il Genoa, che non ha finora potuto mai schierare la stessa formazione, le note positive sono date sicuramente dalla prolificità dell’attacco e dal punteggio pieno nella classifica del Girone B della Lega del Nord (dieci punti in cinque partite), capeggiata con due lunghezze di vantaggio sul Bologna, che
ha vinto tutti gli incontri fuorché quello perso in extremis a Genova, e quella negativa dal fatto di non essere mai riuscito a mantenere inviolata la porta.
Stefano Massa

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