Giovanni Porcella: c’era una volta Piatek, proviamo con Lapa e Sanabria insieme

Il paraguaiano e Kouamè non pungono più e allora visto che è rientrato il centravanti mettiamo da parte le ironie e le critiche e facciamolo giocare

Lapadula
Lapadula contro Djidji (foto di Genoa CFC Tanopress)

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E’ chiaro che Piatek manca eccome, ma siccome sarebbe ingeneroso adesso sparare sulla Croce Rossa meglio organizzarsi con quello che passa il convento. Anche a Parma il Genoa ha mostrato i suoi limiti offensivi già parsi chiari nelle ultime partite. Sanabria e Kouamè non pungono più e allora visto che è rientrato Lapadula mettiamo da parte le ironie e le critiche e facciamolo giocare. o si osa col tridente Kouamé-Sanabria e Lapadula, con l’ultimo che va fare il centravanti, altrimenti si osi con Pandev. Prandelli ha parlato di “mancanza di cattiveria” e ha pure un po’ di ragione, ma le caratteristiche del paraguaiano sono quelle. E allora non resta il Lapa visto che Piatek è stato mandato al Milan a cuor leggero. Ora con 30 punti il campionato non è ancora finito visto che ne servono altri sette o otto per la salvezza. Bisogna farli ancora. Il calendario, buttate vie le occasioni con Chievo e Frosinone e anche Parma, pare più duro con subito la Juventus e poi l’Udinese. Nervi saldi e non guardarsi indietro per non farsi del male.

Giovanni PorcellaGrifhouse/Primocanalesport

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