Gilardino: «Siamo riusciti a creare i presupposti per poter vincere»

Il neo mister genoano, sugli attaccanti: «Dobbiamo essere bravi a trovare soluzioni, imbucate, a riempire l’area di rigore, a mettere pressione»

Alberto Gilardino (Foto Genoa cfc Tanopress)

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È visibilmente emozionato il neo mister del Genoa, Alberto Gilardino, davanti ai microfoni di Sky, nella sua nuova veste di allenatore (ad interim o definitivo lo si capirà nei prossimi giorni) del club calcistico più antico d’Italia. Dalla Primavera alla prima squadra per un pomeriggio di sofferenza. Questo il commento dell’ex attaccante rossoblù sulla vittoria contro una squadra con grande autostima e che nella prima parte del match ha fatto tremare il Grifone: «Ci aspettavamo sicuramente una squadra, come il Südtirol, di questo tipo; arrivava da dodici risultati utili consecutivi. Squadra con grande organizzazione e grande compattezza. Nel primo tempo abbiamo fatto un ottimo possesso palla, senza essere troppo incisivi, troppo concreti e su questo ci dobbiamo lavorare e dobbiamo migliorare. Nel secondo tempo, cambiando qualcosina, siamo riusciti a creare i presupposti per poter vincere. Ho fatti complimenti ai ragazzi che oltre all’entusiasmo che hanno portato in questi due giorni pre-gara, c’è stata grande convinzione, grande determinazione, grande voglia di andare alla ricerca della partita e grande voglia di soffrire anche nei momenti di difficoltà. Un bravo a tutti».

Non è passata inosservata la convocazione di Bryan Boci: «L’ho portato in panchina anche per premiarlo per quello che in questi anni ha fatto e sta facendo con la Primavera. Con lui anche Lipani. Nello stesso tempo abbiamo da recuperare Czyborra nel migliore dei modi; piede mancino, un giocatore che ha forza. Queste sono le situazioni, a questo momento. Sabelli a sinistra ha dato una garanzia di compattezza, di forza; quando c’era da andare è andato. È normale che il suo piede è quello non forte però è stato molto bravo in copertura ed ha fatto cose molto buone».

All’attuale mister genoano viene chiesto se è un “traghettatore”: «Io vivo alla giornata. Questi tre giorni per me sono stati un sogno; come ho detto ai ragazzi, non mi aspettavo una escalation di questo tipo nel giro di quattro o cinque mesi. La voglia di arrivare è sempre stata la mia forza, anche da giocatore, come anche la voglia di affermarmi. La volontà è di far bene con questa squadra ed oggi i ragazzi lo hanno dimostrato. Io sicuramente ho fatto poco, il merito è loro. C’è la volontà di dargli tanto. Le scelte le farà la società. Da parte mia massima disponibilità. Vediamo domenica, se mi vedete… sono entusiasta».

Il lavoro in questi tre giorni è stato più aspetto tecnico-tattico o su quello psicologico: «Il primo giorno ho parlato con la squadra e poi ho avuto colloqui individuali per capire questo momento ma soprattutto per dare stimoli, ancor più motivazione e ancora più  consapevolezza di quello che sono. Ieri, in preparazione gara – è normale – poche  cose ma concrete. Ci sono giocatori che hanno giocato in Serie A o nelle coppe. basta poco ma devono capire la forza che hanno, la qualità che hanno, ed oggi lo hanno dimostrato».

Un ex attaccante per un commento sugli attaccanti del Genoa: «Puscas (entrato nell’ultima mezzora, ndr) e Coda è una soluzione da partita in corso per avere un po’ più peso specifico davanti. Nell’ultima parte abbiamo giocato con Aramu sotto. Yeboah, quando si creano spazi nelle difese avversarie, può essere un giocatore che spacca la partita. Yalcin non lo ho utilizzato ma è un giocatore da ritrovare, che va valorizzato. Soluzioni ne abbiamo. Troviamo sempre squadre che si chiudono, strette fra i reparti, quindi dobbiamo essere bravi a trovare soluzioni, imbucate, a riempire l’area di rigore, a mettere pressione dentro l’area di rigore».

La chiosa finale: «Stasera mi riposo perché è stata una giornata molto emozionante ma anche molto stancante».

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