Al termine dell’ennesima prestazione inconcludente (0-3) sotto il profilo del gioco e delle conclusioni in attacco, Alberto Gilardino ha parlato nella sala stampa del Ferraris.
Nonostante le assenze ed il contesto ti aspettavi di più?
«È stato, a mio giudizio, un primo tempo disputato bene. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, non ho da recriminare nulla ai ragazzi per l’atteggiamento. Mentre nel secondo tempo quando commetti delle ingenuità del genere, tutto cambia e ti condiziona. Quando queste tipologie di squadre vanno in vantaggio hanno la qualità per affondare il colpo».
Negli ultimi anni però il tifoso si è illuso…
«Sono sempre stato cosciente fin dal primo giorno di ritiro non di trovarmi in questa condizione oggi, ma di raggiungere la salvezza questa stagione. Quest’anno ci sarà da battagliare fino all’ultima giornata. Adesso è il momento di lavorare forte e stare zitti, di ascoltare il meno possibile e andare avanti per la nostra strada cercando di recuperare i giocatori infortunati il prima possibile. Voglio di più da certi giocatori, è naturale, sennò diventa tutto difficile».
C’è Vitinha tra questi giocatori?
«Ha fatto una buona partita Vitor, si sacrifica. Anche lui è un attaccante. Ma può e deve determinare».
Come sta Badelj dopo l’uscita anzitempo per infortunio?
«É uscito per un problema al flessore e starà fermo per non so quanto tempo. Lo valuteremo nei prossimi giorni».
Valuterete degli svincolati?
«Molto difficile. Se ci fosse la possibilità di prendere un giocatore pronto a giocare, ma la vedo dura».
Contro l’Atalanta chi potrebbe recuperare?
«Messias lo valuteremo in questi giorni, non so se potrà essere convocato per andare in panchina. Ma queste sono valutazioni che faremo giorno dopo giorno, così come con Badelj. Mi auguro non sia uno stop lungo perché saremmo davvero contati».
È stata una settimana da incubo…
«Abbiamo un po’ di fragilità in questo momento, ma dobbiamo recepire bene i messaggi degli allenamenti. Nella ripresa un’ingenuità ha aperto le porte alla qualità, al giro palla e alla fisicità della Juventus. Da questi momenti si può e si deve crescere velocemente. Penso che il percorso è lungo, ed anche il campionato è lungo. Ma c’è possibilità e tempo per poter crescere e far punti. Quello che dobbiamo avere in testa è che dobbiamo rimanere agganciati al risultati» spiega Gilardino.
Nel secondo tempo, però, qualche tiro si è visto.
«Ogni partita è una storia a sé. Kasa è entrato bene, è un ragazzo dinamico. É normale che io pretendo di più da giocatori come Ankeye, Bohinen e Matturro. Pretendo perché devono pretendere di più da loro stessi. Detto questo, ci sono gli esperti che stanno tirando la carretta e stanno dando tutto in campo» chiosa mister Gilardino.