«Ankeye ha subito una botta alla caviglia, Norton-Cuffy ha un problema al flessore». Alberto Gilardino ha svolto un punto sugli infortunati dopo la sconfitta contro la Lazio: dunque, altri problemi fisici in casa Genoa che si aggiungono alla lista già lunga (Messias, Bani, Vitinha, Ekuban).
Il tecnico ha anche spiegato le motivazione delle sue scelte per la formazione schierata in campo dal primo minuto: «Chi ha giocato viene da un periodo lungo di inattività. Miretti ha giocato dopo un lungo periodo di inattività come Frendrup, la formazione iniziale e le sostituzioni sono state legate proprio a chi ho a disposizione in questo momento. Non posso recriminare su quello che hanno dato i ragazzi, è normale che ci sia da migliorare e avere ancor più cura dei dettagli».
GASTON PEREIRO E BALOTELLI – «Gaston sta facendo una mini-preparazione, sarei un pazzo a farlo giocare. Ha bisogno di mettere benzina in corpo. Per Mario parla la sua storia, non può risolvere i problemi da solo. Ciò che conterà di più sarà la squadra, è normale che ci può dare personalità e ci può scuotere in alcuni momenti. Andrà messo nelle condizioni fisiche e tecniche per esprimersi a meglio».
BALOTELLI PUO’ FARE LA DIFFERENZA? – «Credo che abbiamo fatto un buon inizio partita, siamo rimasti in partita fino al secondo gol. Abbiamo fatto un ottimo inizio di secondo tempo, i ragazzi hanno dato tutto. Ho dovuto fare scelte obbligate come Thorsby vicino a Pinamonti e ha fatto una partita di battaglia. In panchina ho un ragazzo 2006 come Ekathor, è giusto fargli fare i passi giusti dentro il campionato. Come risorse sia dall’inizio che in panchina siamo in emergenza, ma i ragazzi sono stati dentro la partita per 75 minuti. Dobbiamo evitare il secondo e il terzo gol. Balotelli non può risolvere da solo i problemi del Genoa, sarà fondamentale la squadra. Se arriverà con quel fuoco di mettersi a disposizione allora può e deve essere un valore aggiunto».
IL MORALE DELLA SQUADRA – «C’è tanta incazzatura per la sconfitta, dobbiamo essere arrabbiati ma non delusi. Ci aspetta un’impresa difficilissima, piano piano però rivedremo la luce. La squadra ha bisogno di fiducia e consapevolezza attraverso prestazioni e risultati. Dobbiamo continuare a lavorare giorno dopo giorno» spiega Gilardino.