Gilardino: «Bene la prima frazione, meno soddisfatto del nostro secondo tempo»

Il tecnico del Genoa Primavera commenta la vittoria sul Feralpisalò: «Abbiamo un parco attaccanti con caratteristiche differenti che si combinano bene fra loro»

Gilardino Genoa
Mister Alberto Gilardino (foto di Genoa CFC Tanopress)

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«Nel primo tempo abbiamo fatto molto bene, siamo andati subito avanti creando tante occasioni da gol. Sono un po’ meno soddisfatto del nostro secondo tempo: è fondamentale saper stare sempre dentro alla partita anche a livello mentale». Alberto Gilardino, ha commentato così il successo esterno per 4-2 col Feralpisalò. Il tecnico del Genoa Primavera ha indicato anche la strada per cercare di ovviare all’atteggiamento “double face” della squadra: «Dobbiamo lavorare sotto questo aspetto per migliorarlo. E possiamo farlo. Questo è un campionato particolare, le partite sono tutte complicate e solamente con un approccio giusto sin dal 1’ minuto si possono rendere più semplici. In campo servono atteggiamento giusto e grande sacrificio». Pianetagenoa1893.net ha formulato anche due domande a Gilardino.

Il trio d’attacco De Benedetti-Accornero-Bornusuzov è il punto di forza della squadra: lei si aspettava una forza così dirompente di questi tre ragazzi?

«Abbiamo un parco attaccanti con caratteristiche differenti che si combinano bene fra loro: mettendosi a disposizione della squadra possono riuscire a creare difficoltà agli avversari, il gol è solo una conseguenza».

I prossimi impegni con Padova e Pordenone sono alla portata: potranno lanciare il Genoa verso la vetta e concorrere alla promozione diretta?

«Pensiamo una settimana alla volta: ora abbiamo il Padova in casa, poi la Coppa Italia contro la Virtus Entella e la sfida contro il Pordenone. Inizieremo quindi ad avere tante partite ravvicinate: avrò bisogno di tutti, e i nostri ragazzi dovranno farsi trovare pronti. Porto l’esempio di Gagliardi e Sattanino, che fino ad ora avevano trovato un po’ meno spazio e che oggi sono entrati in campo con lo spirito giusto. Tutti i giocatori, anche quelli che subentrano a partita in corso, possono fare la differenza».

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