Il bilancio dei 13 precedenti del Genoa a Como, di cui 10 giocati in serie B, non è del tutto favorevole ai colori rossoblù. Sono infatti solo 2 (tutte in B) le vittorie ottenute dal Grifone a fronte di 6 sconfitte (5 in B) e 5 pareggi (3 in B). I gol lariani sono stati 19 (15 in B) e quelli genovesi 14 (11 in B).
La prima vittoria rossoblù risale all’8 dicembre 1968 (10a giornata), un 2-0 firmato dalla doppietta di Morelli al 15′ e al 63′ nello scontro diretto di alta classifica che proiettò gli uomini di Aldo Campatelli al solitario primato in classifica. Fu però solo un fuoco di paglia perché alla fine il Genoa terminò con un anonimo sesto posto (a pari merito dei lariani) a -6 dalla promozione.
Il secondo successo al Sinigaglia ha avuto luogo nell’ultimo match giocato dal Grifone in riva al lago il 29 maggio 2004, 44a e terzultima giornata di un campionato lunghissimo e travagliato. Il Genoa, del nuovo proprietario Preziosi e guidato da De Canio in pachina, cercava i punti per la salvezza matematica proprio sul campo della ex squadra del patròn rossoblù e già matematicamente retrocessa. Il Genoa, sostenuto da tremila tifosi, sbloccava i risultato con Cordone al 29′, il Como però aveva una reazione di orgoglio e pareggiava i conti con Benin al 40′. Nella ripresa giocava solo il Genoa: Foglio su punizione al 53′ fa 2-1 e Milito con un tap in facile facile al 62′ chiudevano i conti. 3-1 finale e salvezza conquistata con due turni di anticipo (CLICCA QUI PER VEDERE LE IMMAGINI).
Il primo confronto a Como si è giocato in serie A ed è datato 19 febbraio 1950 (25a giornata): le due squadre non si fecero male e si divisero la posta (0-0), concluderanno poi il campionato a centroclassifica.
Nella stagione successiva, 1 ottobre 1950 (4a giornata) vittoria comasca per 3-2: doppietta di Rabitti all’11’ e al 49′, gol di Castelli a dimezzare lo svantaggio al 64′, rete comasca di Benito Meroni (nessuna parentela col ben più noto Gigi ex di entrambe le squadre nei primi anni ’60) e rigore dello svedese Stellan Nilsson al 74′. Pessimo campionato per il Genoa (alla fine ultimo e retrocesso), onorevole 8° posto finale per il Como.
Le due squadre si ritrovarono esattamente dieci anni dopo per la prima volta in serie B: 2 ottobre 1960 (2a giornata): 2-2 con il Genoa (Pantaleoni al 61′ e Bolzoni al 69′) a rimontare il doppio svantaggio firmato Teneggi (8′ e 58′).
Vittoria comasca per 1-0 (autorete di Bagnasco) nella stagione successiva (4 marzo 1962, 25a giornata) dominato comunque dal Genoa che chiuse al primo posto a quota 54 con ben 11 punti di vantaggio sulle seconde.
Negli anni seguenti, detto della vittoria genoana per 2-0 nel 1968, si sono registrati due pareggi consecutivi: per 1-1 (De Nardi per il Como al 31′ e Rigotto per il Genoa al 53′) il 1 marzo 1970 e per 2-2 (vantaggio ospite di Cini al 2′, rimonta e sorpasso lariano con Vallongo su rigore al 37′ e Trinchero al 40′, gol finale di Ramon Turone anch’egli dal dischetto al 47′) il 3 ottobre 1971.
Successivamente si sono registrate tre vittorie comasche consecutive tutte per 2-0: il 19 novembre 1972 (10a giornata, reti di Cattaneo al 26′ e Turini al 58′) nell’anno comunque del ritorno del Genoa in A da vincitore del torneo con 53 punti, e nelle due stagioni della promozione dei lombardi il 6 aprile 1975 (27a giornata, gol di Ulivieri al 50′ e di Scanziani, che qualche anno dopo giocherà nel Genoa da ex sampdoriano, al 61′) e il 4 novembre 1979 (8a giornata, a segno Volpi al 65′ e Cavagnetto al 74′). Il 20 settembre 1981 (2a giornata) ha avuto luogo l’ultimo confronto in A terminato 1-1 con vantaggio comasco di Gobbo al 60′ e pareggio immediato di Fabrizio Gorin al 63‘.
Infine, il 3 febbraio 2002, nel campionato cadetto vinto dai lariani guidati da Loris Dominissini, si è registrata l’ultima vittoria dei padroni di casa: 2-1 con doppietta di Taldo al 23′ e al 67′, e gol di Stroppa al 42′ per il momentaneo pareggio del Grifone con Edy Reja al timone ma che, partito con grandi ambizioni con Scoglio alla guida, chiuse alla fine con un modesto e sofferto 14° posto con Claudio Onofri in panchina.
Francesco Patrone
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