Genoa vicino alla rivoluzione: la via della salvezza passa dalle scelte di Spors

Dalle parole ai fatti, la holding 777 Partners vuole svelare il proprio potenziale già a gennaio

Spors Genoa
Il general manager sportivo Johannes Spors (foto di Genoa CFC Tanopress)

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Che l’arrivo di Spors coincida con il termine della fase zero della ristrutturazione del Genoa è un dato suffragato dai fatti: rispetto all’estate, dove in casa rossoblù non si capiva neppure la vera ragione della posizione lavorativa pendente di Marroccu, la società è del tutto nuova e con una linea d’azione differente rispetto alla precedente conduzione. Infatti mai era capitato che un alto dirigente, il più alto essendo il cofondatore della capogruppo, parlasse come ha fatto Wander al termine di un derby perso senza margine d’appello: analisi critica della situazione e spiraglio di luce per il futuro sebbene il Genoa abbia quattro punti in meno di un anno fa e un pesante deficit tecnico da colmare. La proprietà ha dato dimostrazione di essere consapevole dell’asperità della situazione ereditata e per questo ha dato incarico al general manager dell’area sportiva di rifondare l’organico ascoltando le direttive di mister Shevchenko.

Il Grifone può migliorare e sperare nella salvezza miracolosa solo con il dialogo tra i reparti societari: il club dovrà essere squadra come non lo è mai stato. Basta lanciare proclami o lucidare l’argenteria delle coppe che appartengono al glorioso passato: per tentare di rifare la storia serve salvare il presente. Spors, ex uomo della polisportiva Red Bull (da ieri iridata nella Formula 1) e del Vitesse succursale del Chelsea, si adopererà tra campo e scrivania facendo ricorso anche ai canali di conoscenze che ha scavato nel mercato internazionale. Mancano tre partite al termine dell’anno solare e più di un calciatore sa che non terminerà la stagione nel Genoa, per prestito o cessione ad altro club, in vista della rivoluzione di gennaio che consegnerà a Shevchenko la terza edizione profondamente rivisitata della rosa rossoblù, dopo la prima salita in ritiro a Neustift tra lo sgomento generale e la seconda emersa al termine dell’ultima settimana del mercato estivo.

La holding 777 Partners ha voglia di investire e svelare al pubblico il proprio potenziale non solo inaugurando il corso tecnico (e tenendo a libro paga i pregressi di Maran e Ballardini) e acquistando di fatto il general manager tedesco, ma altresì portando a Genova calciatori di livello a titolo definitivo e non più occasionalmente per sei o dodici mesi. Con stabilità e senza più precariato, finalmente il Grifo potrà sedere al tavolo delle trattative con società europee da interlocutore di prestigio, e non più per organizzare amichevoli. I tifosi, che nel derby hanno dimostrato la loro essenzialità nella corsa salvezza, dovranno avere la forza di sopportare gli ultimi stenti di un Genoa irriconoscibile pur sapendo in anticipo che il miglioramento sarà lento e graduale e non già definitivo dal primo giorno del 2022. La classifica sarà un motivo ostativo all’intercettazione di giocatori ma tale problema può essere risolto facendo ricorso alla volontà dei giocatori o in extrema ratio all’invenzione dei fenici.

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